Un affare da milioni di euro

Case sulla A14, accordo trovato. Ma la ditta dovrà fare le due “grandi rotonde” e finire il Macte

La lottizzazione Andreoli, 19 palazzine a ridosso del casello autostradale di Termoli, per anni oggetto di scontri politici, ottiene il nulla osta con un nuovo Piano edilizio e l’impegno della ditta a finanziare tre opere pubbliche per un valore complessivo di circa 555mila euro: il completamente del Macte, la realizzazione della rotonda di piazza del Papa, al posto dell’attuale incrocio semaforico, e una nuova rotatoria all’altezza del casello autostradale, per ragioni di sicurezza dei futuri residenti e degli automobilisti in entrata e uscita dall’autostrada. Stralciato il vecchio piano, finito nel mirino del Tar Molise per illegalità urbanistiche, la Progeco, che vuole edificare Parco Tornola, ha presentato un nuovo progetto residenziale che prevede tre opere pubbliche come “compensazione”. Il Comune di Termoli ha restituito 13mila metri quadrati di terreno ceduto dai costruttori come onere di urbanizzazione, chiedendo invece interventi più incisivi per la collettività. La Progeco, al termine della trattativa con l’assessorato all’Urbanistica, si è anche impegnata a fare nel futuro parco residenziale la condotta di collegamento con le fognature del Comune e una strada di Prg attrezzata con gli impianti per i servizi.

La lottizzazione da trecento appartamenti e circa 75 milioni di euro all’uscita dello svincolo autostradale di Termoli si farà. La ditta e il Comune hanno trovato un accordo modificando il progetto che era stato bocciato dall’Amministrazione Di Brino e successivamente da Tar e Consiglio di Stato. Il Comune ha ceduto ai costruttori una parte di terreno inizialmente non prevista nella lottizzazione, ottenendo in cambio che la società Progeco costruisca tre opere: una rotatoria proprio all’uscita dell’A14, una rotonda fra le più attese a Termoli, quella che cancellerà l’ultimo semaforo cittadino in piazza del Papa e infine il completamento interno ed esterno del museo di arte contemporanea in via Giappone.

La delibera firmata dalla Giunta Sbrocca è dell’8 novembre scorso e sblocca un impasse che durava dal 2012, quando il sindaco Di Brino e la sua maggioranza revocarono il permesso a costruire bloccando di fatto una delle lottizzazioni più importanti che Termoli aveva in sospeso. Il progetto dei titolari del terreno Federico e Giulia Andreoli, entrambi romani, e del costruttore foggiano Mario Pietrosino, ha ottenuto il lasciapassare della Giunta, presente per quattro quinti, stante l’assenza dell’assessora Filomena Florio.

Ricapitolando: quella conosciuta come “Parco Tornola” è un’opera pensata sui terreni di Greppe di Pantano, area periferica di Termoli che si trova a sud, proprio a ridosso dello svincolo autostradale verso il Nucleo industriale. Al posto degli ulivi, la ditta Progeco srl vuole edificare trecento alloggi di classe A. Il terreno interessato, prima delle modifiche apportate e ora approvate, era di 86mila metri quadri. Gli edifici erano pensati su un’area di 56mila metri quadri, suddivisi in lotti di quattro piani, con tipologie variabili, che vanno da un massimo di 110 metri quadri a un minimo di 45 metri quadri.

Sebbene avesse un permesso a costruire fin dal 2008 ai tempi del sindaco Greco, la Progeco venne bloccata dall’Amministrazione Di Brino che si oppose a un’opera reputata pericolosa, specie per la vicinanza allo svincolo autostradale che ne fa una zona di transito ad alta intensità di traffico. Secondo i calcoli e le verifiche fatte in Municipio, le zone che la ditta Progeco aveva ceduto al Comune come compensazione ricadevano nella fascia di rispetto autostradale, cioè entro i 60 metri dall’autostrada. Uno spazio a tutti gli effetti inutilizzabile.

Ora quelle cifre potrebbero cambiare, visto che alcune particelle di terreno cambiano di proprietà, dalla società al Comune e viceversa. L’Amministrazione ha restituito le aree cedute inizialmente come opere di urbanizzazione secondaria dai costruttori, circa 13mila metri quadrati all’interno della lottizzazione, che successivamente saranno oggetto di frazionamenti e che per ora restano nella disponibilità della ditta ma non per aumentare la cubatura.

Ma alla ditta vengono imposti degli obblighi cui non potrà non ottemperare. Innanzitutto quellidi costruzione della condotta di collegamento con le fognature comunali e i relativi pozzetti, oltre a una strada di Prg attrezzata con gli impianti per i servizi. E poi tre opere che il Comune dovrebbe realizzare da sé ma che sceglie, come già in altre trattative urbanistiche, di far fare alle aziende private come compensazione. Quella che più richiama l’attenzione delle persone è sicuramente la rotatoria di piazza del Papa.

Dalla delibera di Giunta si legge che la Progeco dovrà realizzare «la rotatoria adiacente alla piazza del Papa, all’incrocio tra via America e via Madonna delle Grazie, per l’importo presunto di 178.351,67 euro con inizio lavori entro il primo marzo 2017 (per altro trascorso da un pezzo, ndr) e fine lavori entro il 31 maggio 2018. Una novità attesa da tempo a Termoli, dove il semaforo di piazza del Papa è attualmente l’ultimo rimasto attivo. L’incrocio è per altro uno dei più frequentati della città.

Ma non sarà l’unica rotonda i cui lavori saranno a carico della Progeco. L’altra è quella direttamente collegata a parco Tornola. Si tratta di «una rotonda di smistamento del traffico all’uscita del casello autostradale di Termoli, per l’importo preventivato di 162.891,50 euro con inizio lavori subordinato alla stipula della convenzione con la società Autostrade per l’Italia». Un intervento necessario per garantire l’incolumità degli automobilisti nonché dei pedoni che giocoforza, in una palazzina da trecento appartamenti, frequenteranno la zona.

L’ultimo intervento “ordinato” alla Progeco è in realtà il primo in ordine cronologico, secondo quanto scritto nella delibera di giunta. Si tratta dei «lavori di completamento del Museo d’Arte Contemporanea di Termoli denominato Macte per l’importo preventivato di 212.990,84 euro con inizio lavori entro cinque giorni dalla stipula della presente convenzione e fine lavori entro e non oltre il giorno 15 dicembre 2017, per quanto attiene alle lavorazioni interne, ed entro la data del 31 maggio 2018 per quanto attiene alle lavorazioni esterne». Tre lavori per un totale di oltre 555mila euro, spese sulle quali il Comune potrà quindi risparmiare.

Si tratta del risultato di una trattativa con l’assessorato all’Urbanistica che ha scelto questa via, così come nel caso della Blu Costruzioni, la ditta che ha realizzato il palazzo di fronte al Terminal autobus aprendo via Olanda. Lo stesso è capitato con il gruppo Di Dario, costruttore del residence “Acqua di mare“, cui è “toccato” rimettere a nuovo corso Vittorio Emanuele III. Per la Progeco probabilmente meglio qualche opera per i cittadini di Termoli invece che perdere un affare milionario. La ditta pugliese aveva perfino chiesto i danni per la mancata lottizzazione e pretendeva 14 milioni di euro, prima di riaprire la trattativa conclusa proprio con la delibera di Giunta.

Più informazioni
leggi anche
lottizzazione-andreoli-135835
Termoli
19 palazzine allo svincolo dell’A14, Di Brino: “Fermate la lottizzazione, non si può fare”
commenta