Politica

A Roma col Pd, in Molise con Ulivo 2.0. Idv riparte senza Di Pietro e Frattura: “E’ come Iorio”

Il leader nazionale Ignazio Messina a Campobasso per presentare il nuovo coordinatore regionale Angelo Di Stefano e per rilanciare il partito fondato dall’ex ministro. "Di Pietro va con Bersani? E’ lui che ha preso le distanze. Paolo di Laura Frattura ci ha deluso, occorre un candidato presidente alternativo. L’Idv ci sarà con una propria lista e punterà sui giovani".

Una volta l’Idv era Antonio Di Pietro. Dopo l’addiodel suo fondatore, pronto ad aderire all’Mdp di Pierluigi Bersani, a capo del partito c’è il siciliano Ignazio Messina che oggi, 17 ottobre, è stato in Molise per spiegare che l’Italia dei Valori sarà in corsa alle Politiche e alle Regionali di marzo. Ma un paragone con il molisanissimo ex ministro è inevitabile.

«Francamente – il giudizio di Messina sul Tonino nazionale – lascia molto perplessi pensare che Antonio Di Pietro aderisca a Mdp-Art1, nel momento in cui è guidata da Pier Luigi Bersani che è stato quello che di fatto ha impedito l’accordo tra l’Italia del Valori e il Pd e che ha lasciato l’Idv fuori dal Parlamento. Di Pietro è andato via dall’Italia dei Valori circa due anni fa, se ha scelto questa strada buon per lui. Gli auguriamo tutto il bene del mondo, noi abbiamo fatto una strada diversa, quella di governare il Paese insieme al Pd e alle altre forze politiche del centrosinistra».

Alle Politiche l’Idv ‘targato’ Messina sarà alleato al Pd. In Molise invece ha preferito l’alleanza con i dissidenti del Partito democratico e altri pezzi del centrosinistra che il senatore Roberto Ruta è riuscito a coagulare attorno al progetto dell’Ulivo 2.0. Il parlamentare campobassano, nonostante un braccio ingessato dopo una caduta e la frattura del polso, segue la conferenza stampa con gli altri esponenti che hanno aderito: l’onorevole Danilo Leva, il presidente del Consiglio comunale di Campobasso Michele Durante (Lab), i massimi rappresentanti dei Comunisti Nicola Macoretta e dei Socialisti in Movimento Carmine Trematerra.

«L’Italia dei Valori ha lavorato nel centrosinistra e quindi – scandisce Ignazio Messina – affronterà le elezioni nazionali nella coalizione di centrosinistra, con il Pd e con le altre forze che vorranno essere alternativi alla destra e al populismo dei Cinquestelle. La divisione con Mdp? Mi auguro che alla fine si possa andare compatti. Credo che sia necessario sedersi attorno ad un tavolo e parlare di quello che vogliamo fare insieme. Spesso invece si fa il contrario: si parla da lontano e si evidenzia ciò che ci distanzia». Per il leader dell’Italia dei Valori, invece, «bisogna costruire ponti». Solo così «possiamo costruire una larga coalizione di centrosinistrache parta dall’area moderata per finire alla parte più estrema della sinistra e alle associazioni civiche, oltre al Pd».

Un percorso di unità che in Molise non si può intraprendere. Il ‘problema’ è Paolo di Laura Frattura, governatore uscente che il Pd ricandiderà (a meno di colpi di scena). «Non siamo contenti dei quattro anni e mezzo di governo di Frattura. Crediamo che il Molise meriti di più, meriti una sanità pubblica efficiente, di infrastrutture che funzionino e di un turismo che sia il vero volano dell’economia, insomma di Molise diverso e di un governo regionale che si assuma diversamente le responsabilità. Frattura per noi non ha governato bene, ci ha deluso: ha pensato al quotidiano senza pensare al futuro. Invece il Molise ha bisogno di futuro per i giovani e per chi non ha lavoro».
La sintesi di questi quattro anni e mezzo sono «le recenti sentenze – e in particolare la sentenza di Bari – che la dicono lunga sull’amministrazione Frattura, modesta e poco lungimirante, quando il Molise può essere il perno dell’Italia». E poi, aggiunge durante la successiva conferenza stampa, «c’è bisogno di una svolta vera. Se tanti alleati che cinque anni fa erano con Frattura e oggi gli hanno voltato le spalle, vorrà dire che qualcosa non ha funzionato» e che «qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza».

La sanità è uno dei cavalli di battaglia. E forse non è un caso se dopo il commissario Ivan Perreira (dirigente nazionale e responsabile turismo nell’Idv) il segretario nazionale ha designato come nuovo coordinatore regionale il dottore Angelo Di Stefano, dirigente al Cardarelli di Campobasso. «Abbiamo bisogno di un programma serio e condiviso di cui il presidente deve essere espressione, non interprete», dice il medico. Sulla sanità l’affondo al governatore del Pd: «Sia il governo Frattura che quello Iorio abbiano considerato la sanità non come qualcosa che riguarda i cittadini, ma solo le poltrone. Iorio e Frattura sono stati uguali: dieci anni fa si parlava di non chiudere Isernia o Venafro. La sanità è tutelare la salute dei cittadini».

Alle Regionali l’Idv sarà presente con una lista «a sostegno dell’Ulivo 2.0affinchè i nostri rappresentanti all’interno delle istituzioni – insiste Messina con i giornalisti – possano rappresentare i cittadini e governare la Regione». Strada da fare ce n’è tanta: secondo alcuni sondaggi, il partito non riesce ad arrivare nemmeno all’1%. Qualcuno lo attesta tra lo 0.5 e lo 0.7%. Un risultato probabilmente condizionato dall’assenza di un leader carismatico come Antonio Di Pietro. Per Angelo Di Stefano il compito di non farlo rimpiangere, almeno qui in Molise.

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