Cronache

15 anni dopo il sisma una superscuola: campo da calcio e pannelli solari sul tetto

Costata tre milioni di euro, sabato 7 ottobre sarà inaugurata la nuova scuola materna, elementare e media che ospiterà i 100 studenti del paese. Nata dalle macerie del precedente edificio dichiarato inagibile dopo il terremoto del 2002, è stata costruita in un anno con un milione e 200mila euro della Buona scuola e il resto finanziato dalla Regione Molise con i fondi del post sisma. Sul tetto ha il campo sportivo polifunzionale in erba sintetica che si potrà usare anche per la pallavolo e uno spazio per fare lezione all’aperto, si sviluppa su due piani e avrà laboratori scientifici e informatici, oltre alle Lim e ai pannelli fotovoltaici per autoalimentarsi.

Per gli studenti di Mafalda la scuola comincerà due volte quest’anno: la prima lo scorso 12 settembre, come tutti gli altri colleghi molisani, la seconda invece sabato 7 ottobre con l’inaugurazione del loro nuovo edificio scolastico. Duemila metri quadri di superficie divisi sui due livelli, un campo da calcio sul tetto e pannelli fotovoltaici per autoalimentarsi: insomma, quasi un gioiello della tecnologia e dell’avanguardia, tutto all’interno di una unica struttura.

In via Pascoli da giugno è pronta la nuova costruzione che ospiterà le otto classi delle scuole materne e di una sezione primavera, delle scuole elementari e delle scuole medie. In tutto un centinaio tra bambini e ragazzi che frequentano l’istituto di Mafalda. La nuova scuola è nata dalle macerie del vecchio edificio dichiarato inagibile dopo il terremoto del 2002 che ha lesionato la struttura portando alla chiusura e a trasferire le attività e le lezioni in una sede che nei prossimi tempi sarà usata come centro sociale.

Nel giro di un anno il vecchio edificio è stato demolito, la struttura è stata ricostruita dalla ditta Camardo Costruzioni e i lavori conclusi. Ora è pronta per essere inaugurata e per accogliere studenti, insegnanti e personale scolastico. Tre milioni di euro il finanziamento totale utilizzato per la costruzione della struttura, di cui un milione e 200 mila versati nelle casse dal progetto ministeriale Buona Scuola, mentre il resto deriva dal finanziamento della Regione Molise destinato agli interventi di ricostruzione post terremoto.

«Siamo soddisfatti – ha affermato al telefono il sindaco Egidio Riccioni a pochi giorni dal taglio del nastro – in pochi ci credevano, ma siamo riusciti a completare l’opera e a consegnarla».
I ritardi burocratici relativi a pareri e ultimi documenti hanno rimandato l’apertura costringendo la classe della scuola dell’infanzia, le cinque classi elementari, le due classi delle medie e l’unica classe della primavera a dover cominciare le lezioni nell’altra sede, per poi trasferirsi nelle nuove aule ultratecnologiche, dotate di lavagne Lim e di nuovi arredi, tra banchi, sedie e armadietti.

«Nel plesso ci saranno anche i laboratori – aggiunge la preside Patrizia Ancora – saranno scientifici e informatici, lavoreremo con il Comune per dotarli di ogni strumento per permettere agli studenti di fare esperimenti ed esercizi. Questa – ha concluso – è una scuola all’avanguardia per sostenibilità energetica e ambientale e sicurezza antisismica».

Sul tetto è stato costruito un campo di calcio in erba sintetica dove gli studenti potranno praticare tranquillamente ogni tipo di sport e adibire il campo anche alla pallavolo, inoltre proprio lì accanto è stata creata anche un’area per le lezioni all’aperto nelle calde giornate. Sempre sul tetto sono stati inoltre installati i pannelli fotovoltaici per permettere alla struttura di autoalimentarsi, mentre sotto ai pavimenti sono stati montati le serpentine per il riscaldamento.

L’apertura ufficiale delle porte è prevista per sabato 7 ottobre alle 9 alla presenza del presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura, del vescovo della Diocesi Termoli–Larino, monsignor Gianfranco De Luca che benedirà la struttura, il dirigente dell’ufficio scolastico regionale, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia a cui appartiene la scuola di Mafalfa, il sindaco di Mafalda Riccioni e il sindaco di Tavenna Simone Spadanuda in rappresentanza degli studenti del paese che frequentano le lezioni a Mafalda e altre autorità locali. Da lunedì 9 ottobre poi le lezioni saranno nel nuovissimo e modernissimo edificio di via Pascoli. (elb)

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