Chiesa di san giorgio martire

Un restauro straordinario ’riapre’ gli occhi del Crocifisso ligneo e lo presenta al mondo

Con oltre mezzo secolo di storia torna all’antico splendore una vera e propria opera d’arte ancora sconosciuta al grande pubblico. Si tratta del Crocifisso ligneo della chiesa di San Giorgio Martire di Petrella Tifernina. Tutto è stato possibile grazie all’iniziativa del coro parrocchiale che nel maggio 2015 ha chiesto l’intervento dei ’Restauratori Senza Frontiere’ che su base volontaria ha messo a disposizione esperienza e professionalità. I risultati sono sorprendenti: il crocifisso ligneo è stato liberato da ben quindici strati di ridipintura e la rimozione dell’ultimo ha reso tutti nuovamente partecipi dello sguardo vivo del Redentore, gli occhi aperti del Cristo ancora in vita, rivolti verso i fedeli. Un «miracolo del restauro»: ridonare all’arte l’eternità che l’ha generata. «Il nostro piccolo contributo - affermano i promotori – è di restituire alle future generazioni la bellezza e il sostegno di quello sguardo d’amore». Appuntamento venerdì 21 luglio alle 20 per un evento attesissimo.

E’ stato da sempre oggetto di culto per la popolazione di Petrella Tifernina. Da un piccolo centro che si trova a pochi chilometri da Campobasso l’opera – fino ad oggi sottovalutata e sconosciuta al grande pubblico – si rivela in tutta la sua bellezza, ricca di risultati sorprendenti. Si tratta del Crocifisso ligneo della chiesa romanica di San Giorgio Martire (dodicesimo secolo), scrigno di arte, storia e cultura nel cuore del paese. Tutto è stato possibile grazie all’iniziativa del coro parrocchiale che poco più di due anni fa, nel maggio 2015, ha chiesto l’intervento di una squadra di professionisti che si occupa proprio della salvaguardia di beni storici e artistici di grande valore: l’acronimo RSF che sta per Restauratori Senza Frontiere.


Il Crocifisso ligneo datato tra il 1400-1500, torna a splendere dopo un attento e minuzioso lavoro di restauro – della durata di due anni – che lo ha «liberato» da ben 15 strati di ridipintura
. Un’operazione di recupero di non poco conto, che ha richiesto un impegno non indifferente per riportare alle origini la splendida scultura finora sconosciuta da parte del gruppo di restauratori. Il conto alla rovescia è già iniziato: venerdì 21 luglio, alle 20, nella chiesa di San Giorgio Martire, avrà luogo la cerimonia di riaccoglienza e presentazione dell’opera restituita alla comunità a cura dei Restauratori Senza Frontiere e di Claudio Strinati, storico dell’arte. Il crocifisso sarà «riabbracciato» attraverso un incontro di riflessione presieduto dall’arcivescovo di Campobasso- Bojano, Gian Carlo Maria Bregantini, alla presenza del parroco don Domenico Di Franco, della comunità di Petrella e della comunità diocesana come «segno di ringraziamento del cammino sinodale svolto nel primo anno dall’indizione».

A seguire, una fiaccolata con il Crocifisso ligneo per le vie del borgo di Petrella. L’incontro si inserisce, dunque, a conclusione del primo anno del cammino sinodale. «Durante questo primo anno – ha affermato il vescovo Bregantini – ci siamo confrontati con il cuore vecchio di Zaccaria, rispetto al cuore nuovo di Maria, nel cammino sinodale della visitazione, come verifica della nostra apertura culturale di fronte al nuovo. Perciò – ha soggiunto il presule – abbiamo voluto benedire e ringraziare il primo anno di cammino sinodale, a Petrella Tifernina, che vede il ritorno allo splendore del Crocifisso, segno di mondialità e missionarietà».

Dopo i primi sopralluoghi, l’opera è stata trasferita presso i laboratori di Roma per le prime indagini diagnostiche. La comunità di Petrella ha poi finanziato l’intervento di restauro mediante una raccolta fondi effettuata “porta a porta”. Il comitato direttivo di Rsf, da parte sua, ha contribuito alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione, su basi volontarie, la professionalità e l’esperienza dei propri componenti nonché quella di alcuni esperti che fanno parte del Comitato Scientifico dell’Associazione, primo fra tutti lo storico e critico dell’arte, il professore Claudio Strinati.

Tra le tante scoperte e risultati rimarchevoli, uno emoziona e stupisce: la rimozione dell’ultimo strato di ridipintura rende tutti nuovamente partecipi dello sguardo vivo del Redentore, gli occhi aperti del Cristo ancora in vita, rivolti verso i fedeli. Questo è il «miracolo» del restauro: ridonare all’arte l’eternità che l’ha generata. «Il nostro piccolo contributo – affermano i promotori – è di restituire alle future generazioni la bellezza e il sostegno di quello sguardo d’amore».

Il programma del convegno di sabato 22 luglio 2017: “Il restauro, la scoperta in programma nella Chiesa di San Giorgio Martire a Petrella Tifernina. Alle 16.30 Inizio della presentazione: Don Domenico Di Franco, Parroco della Chiesa di San Giorgio Martire Saluto di benvenuto e apertura dell’incontro; Alessandra Morelli (moderatore), Vice Presidente Rsf Italia; breve presentazione del progetto: l’iniziativa dei cittadini di Petrella, le principali fasi del lavoro di restauro, gli specialisti che, a vario titolo, vi hanno partecipato, il contributo del Comitato Scientifico di Rsf, il contributo dei cittadini di Petrella e degli altri sponsor, le attività didattiche correlate; Marina Maugeri, Segretario Rsf Italia Il Progetto sociale, come obiettivo primario di Rsf e strumento di sensibilizzazione della popolazione sui problemi della conservazione e della manutenzione di beni culturali, il valore di esempio per altri territori e comunità sociali. Paolo Pastorello, Presidente Rsf Italia. L’ intervento di restauro: le fasi nelle quali esso è consistito, le ragioni che hanno motivato le scelte effettuate, i restauratori che hanno collaborato. La documentazione. Marisa Laurenzi Tabasso, Presidente Comitato Scientifico. Le ragioni per le indagini diagnostiche, le tecniche impiegate, le informazioni raccolte. Claudio Strinati, Storico e Critico dell’Arte, Membro del Comitato Scientifico Rsf Italia La lettura dell’opera, il valore della scoperta.

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