Dalla provincia allo stato

Non solo la biblioteca ’Albino’, il Ministero salva pure il Museo sannitico e palazzo Pistilli

Il Polo museale del Molise ’conquista’ altri due importanti pezzi del patrimonio culturale di Campobasso. "Completiamo la presenza del Ministero nel centro storico del capoluogo molisano", ha sottolineato il direttore Leandro Ventura dopo la firma dell’intesa. I due palazzi saranno valorizzati e resi maggiormente fruibili. Si delinea il circuito culturale ideato per salvare i beni di proprietà della Provincia e attirare turisti.

Con le Province sul tracollo e a secco di finanziamenti per la viabilità e l’edilizia scolastica, anche il patrimonio culturale sarebbe ‘spacciato’. E così dopo la biblioteca ‘Albino’, ilMinistero per i Beni culturali mette il ‘sigillo’ su altri due importanti pezzi della storia e della cultura del capoluogo molisano: Palazzo Mazzarotta, sede del Museo Sannitico, e Palazzo Pistilli, sede delle collezioni artistiche di Michele Praitano e Giuseppe Ottavio Eliseo, già donate allo Stato alcuni anni fa.

Il passaggio di testimone è stato sancito il 6 luglio con la firma dell’intesa da parte del direttore del Polo Museale del Molise Leandro Ventura e da Daniela Pescolla, responsabile dei Servizi territoriali della Direzione regionale Abruzzo-Molise dell’Agenzia del Demanio.

«Potremmo dare vita ad un’opera di valorizzazione più incisiva e significativa»: questa la prima mission delineata da Ventura. Il Museo sannitico sarà maggiormente fruibile e più strettamente collegato a palazzo Pistilli che sorge poco più su, poco distante dalla chiesa di San Bartolomeo, dalla Torre Terzano (il luogo in cui, secondo la leggenda, venne rinchiusa Delicata Civerra) e dalla chiesa di San Giorgio. Le perle più preziose nella parte più antica della città capoluogo.

«Il Museo sannitico e palazzo Pistilli sono già legati dal sistema di bigliettazione integrata, cercheremo di integrarli ancora meglio»,l’impegno del massimo rappresentante del Polo museale. Dunque, nel borgo antico si perfeziona il circuito culturale che potrebbe favorire l’arrivo di nuovi turisti. Già in occasione del Corpus Domini è stata proposta una card che ha permesso l’ingresso a prezzi ridotti nei musei molisani.

«Completiamo la presenza del Ministero dei Beni Culturali nel centro storico di Campobasso – spiega il direttore del Polo Museale del Molise –. A palazzo Mazzarotta, sede del Museo Sannitico, si affianca Palazzo Pistilli e ampliamo l’offerta culturale».

Forse in pochi sanno che il Museo Sannitico, nato nel 1881 su proposta di Renato Pistilli-Sipio, si trova da 22 anni all’interno di palazzo Mazzarotta, risalente al XVI secolo. Ospita collezioni, che vanno dal periodo pre-romano a quello longobardo, molto ambite e richieste a livello nazionale. Alcuni pezzi della sezione longobarda faranno parte di una mostra itinerante che farà tappa a Pavia, San Pietroburgo e Napoli.

Il Polo museale del Molise, tra i primi in Italia a creare un’apposita pagina Facebook, sta portando avanti altre iniziative di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale regionale. Sotto la sua ‘egida’ sono passate alcune particelle catastali della via di accesso al sito archeologico di Pietrabbondante, due edifici del Museo Paleolitico di Isernia che consentiranno di offrire più spazi ai visitatori.

«Il passaggio di proprietà dei beni della Provincia al Ministero ne consentiranno una maggiore valorizzazione, dal momento che il ruolo delle Province è mutato», dichiara ancora Ventura.

Probabilmente il cambio di proprietà della biblioteca ‘Albino’ è stato il noto e seguito con attenzione dell’opinione pubblica. In autunno riaprirà grazie al salvagente lanciato dal Ministero che ha evitato che l’immenso patrimonio dell’Albino venisse dimenticato sotto la polvere in qualche edificio.

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