Cultura & Spettacolo

Mark Di Meo in consolle a New York. Il dj termolese nel club esclusivo della Grande Mela

Sbarca in uno dei club più importanti d’America il termolese Mark Di Meo: sabato 22 luglio suonerà per la prima volta all’Union Square Ballroom di New York. «L’emozione è tanta e anche l’adrenalina - racconta in una telefonata via Skype Los Angeles-Termoli - sceglierò la musica in base alla serata». Difficile definire un posto che ha ospitato eventi del calibro di Louis Vuitton, Sony Music, Victoria’s Secret. «Non è la prima volta che suono nella Grande Mela, ci sono sempre delle belle sensazioni in quella città, qui è diversa la cultura musicale ed è molto apprezzata, di più rispetto all’Europa».

Quando in Italia è pomeriggio inoltrato, a Los Angeles sono appena le 7,30 del mattino. Manca ancora qualche giorno alla sua performance in consolle in uno dei locali più esclusivi della Grande Mela ma l’adrenalina è già tanta e l’emozione è forte per Mark Di Meo, il dj termolese 33enne conosciuto in tutto il mondo per la sua bravura nel mixare la musica e far divertire il suo pubblico, pronto a raccontare la sua nuova avventura via Skype.

Sabato 22 luglio debutterà non a New York, visto che nella città più famosa del mondo ha già suonato diverse volte, ma in uno dei club più esclusivi della Grande Mela: l’Union Square Ballroom. Nel locale di Union Square, famoso per aver ospitato eventi del calibro di Louis Vuitton, Sony Music, Victoria’s Secret, suonerà dalle 21 per allietare la serata ai tanti ospiti presenti. «E’ la terza volta a New York, ma questa sarà diversa, la più importante per la rilevanza del locale, uno dei più famosi e prestigiosi. Quando mi hanno contattato sono stato molto felice ed entusiasta, non potevo certo rifiutare».

Da qualche mese vive stabilmente a Los Angeles, dopo aver portato la sua arte musicale alla consolle in 19 paesi del mondo. Partendo da Termoli e passando per Milano, l’Europa e poi l’Asia, l’America e il Sud Africa. «Qui è tutto diverso, perchè cambia la cultura musicale, esiste davvero una cultura musicale in America ed è questa che fa la differenza rispetto al resto del mondo».

Nella sua carriera ha collezionato importanti partecipazioni come a Miami, dove ha preso parte alla Winter Music Conference. E adesso si prepara ad una delle più importanti occasioni della vita che andrà ad arricchire la sua lunga carriera ricca di successi e di riconoscimenti. «Questa sarà una convention – spiega – si aprirà alle 21 e si concluderà alle 4 del mattino. Non so ancora che musica sceglierò, mi guiderà l’ispirazione della serata stessa e le sensazioni che proverò stando lì». Sarà affiancato nel locale di Jelly Bean Benitez, remixer di Madonna, Michael Jackson, Whitney Houston e molti altri, da una delle icone dell’house music mondiale Victor Simonelli e dai cantanti Aaron Gray, Cinnamon Brown e Marc Sirdane in consolle anche i dj Delmar Browne, Giulio Bonaccio, Soulfinger Sam e Don Welch.

«Essere agitati è normale, ma non è quella la vera sensazione, sono emozionato e al tempo stesso felice per questo importante traguardo che sto per raggiungere, l’adrenalina è tanta e cercherò di dare il meglio». (elb)

commenta