Cultura & Spettacolo

Il musical degli attori amatoriali: casalinghe, pensionati e studenti in scena coi Promessi Sposi

Due anni di lavoro, un testo totalmente stravolto e rinnovato con le canzoni del passato e del presente adattate per raccontare la travagliata vicenda scritta da Alessandro Manzoni. Musica dal vivo, come anche la voce dei protagonisti: prof, casalinghe, pensionati e studenti, tutti attori amatoriali saliti sul palco per divertirsi e per divertire il numeroso pubblico del Teatro Verde di Termoli, dove la neonata compagnia " ’U Battellucce" ha presentato l’ opera con la regia di Nicolino Cannarsa.

Due anni di lavoro, una minuziosa ricerca dei brani e una precisa operazione per adattare musica, testo e parole alla storia di Renzo e Lucia. Non il semplice spettacolo teatrale per raccontare la vicenda, lunga e piena di imprevisti, dei due innamorati che prima di convolare a nozze devono affrontare chi mette loro i bastoni tra le ruote, ma un musical calato nel presente, costruito sulla storia del passato – quella composta nel 1800 da Alessandro Manzoni – e raccontata con i brani di intere generazioni riadattati, con le melodie conosciute da tutti i presenti – circa 500 – al Teatro Verde del parco comunale ieri sera, domenica 30 luglio, per la prima termolese della nuova compagnia teatrale ” ’U Battellucce”.

Diretti da Nicolino Cannarsa, autore della sceneggiatura moderna, regista e anche musicista sul palco insieme alla band invisibile, la compagnia di attori amatoriali ha portato in scena uno spettacolo molto applaudito e soprattutto molto divertente. Quasi tre ore sul palco per chi vive fuori dal teatro e in scena si ritrova per passione «e per il puro divertimento, per stare insieme e fare qualcosa di diverso». Professori, impiegati, pensionati, casalinghe e anche gli studenti: tutti perfettamente calati nei panni della Perpetua, don Rodrigo, don Abbondio, i Bravi, il Cardinal Borromeo, la monaca di Monza e poi Renzo e Lucia, Nino Breg e Anna Botticelli, l’uno 18enne e l’altra 17enne termolesi.

Chi non pensava di finire di fronte ad un pubblico è diventato protagonista, magari in compagnia della propria mamma e del papà, e chi non avrebbe mai cantato in pubblico ha intonato non una, ma tante canzoni finendo per fare un vero concerto dal vivo di fronte ad amici e parenti stupiti. «Niente timori, niente paura, ma solo puro divertimento» raccontano i protagonisti. Il teatro è anche questo, condivisione e sperimentazione.

La storia tanto travagliata raccontata non semplicemente a parole, ma attraverso la musica: dal più classico dei classici, le melodie napoletane, passando per Pino Daniele, Lucio Dalla, Adriano Celentano, Lucio Battisti per poi finire ai ritmi latini che fanno scatenare le suore come se fossero in Sister Act. Un modo diverso di fare teatro a dimostrazione che anche la letteratura, se raccontata con ironia e divertimento, si trasforma e diventa interessante.

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