Cronache

Bullismo, consumo di alcol e droghe: Polizia in cattedra in 8 scuole

Bullismo, cyberbullismo, consumo di droghe e alcol: temi che toccano da vicino i più giovani. Argomenti che sono stati affrontati durante gli incontri che si sono svolti nell’ambito del progetto ‘Scuola aperta, ideato dalla Questura di Campobasso e rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia.
L’evento finale ieri mattina, 30 maggio, al convitto nazionale ‘Mario Pagano’.


Dodici incontri in otto istituti scolastici: le scuole di Campobasso ‘Francesco d’Ovidio’, istituto Industriale ‘Marconi’, liceo Artistico ‘Manzù’, liceo ‘Galanti’, convitto ‘Mario Pagano’. Inoltre, la Polizia è salita in cattedra anche all’Istituto Comprensivo “G. Barone” di Baranello (alunni scuola secondaria di primo grado di Baranello, Torella del Sannio e Fossalto); all’Istituto comprensivo “Alighieri” di Ripalimosani e in due scuole di Termoli, l’Istituto Tecnico Commerciale ‘Boccardi’ e Istituto Tecnico Nautico ‘Tiberio’ di Termoli.

La legalità, la funzione delle regole nella vita sociale, i valori della democrazia, l’esercizio dei diritti previsti dalla nostra Costituzione: questi i concetti approfonditi dagli uomini della Polizia con gli studenti. Gli incontri hanno spaziato anche su altri ed importanti temi di grande attualità che coinvolgono in particolare il mondo giovanile. Tra questi, il fenomeno del bullismo, del cyberbullismo e la sicurezza della navigazione sul web.
Particolare attenzione è stata rivolta inoltre agli aspetti legati all’uso e abuso di alcol e stupefacenti tra i giovanissimi, ponendo l’accento – in tale contesto – sulla pericolosità di tali sostanze e sui danni derivanti dalla loro assunzione, senza tralasciare i conseguenti risvolti negativi che le tossicodipendenze provocano anche sul piano sociale.
L’iter formativo si è poi arricchito con informazioni riguardanti l’educazione stradale e in ambito ferroviario.
Agli incontri sono intervenuti anche gli operatori della Polizia Scientifica, che hanno intrattenuto i ragazzi con racconti e dimostrazioni pratiche legate alla loro specifica attività come ad esempio la ricerca delle tracce sulla scena del crimine, il rilevamento delle impronte digitali ed il fotosegnalamento – e degli agenti della Squadra Volante che, oltre ad illustrare il delicato compito che giornalmente sono chiamati a svolgere per garantire la sicurezza dei cittadini, hanno svelato ai ragazzi i segreti della famosa “pantera” della Polizia di Stato, tra cui i dispositivi radio e di emergenza luminosa ed acustica in dotazione.
Il tutto, utilizzando un linguaggio semplice e il più possibile vicino ai destinatari attraverso il quale divulgare anche la conoscenza delle molteplici attività svolte dalla Polizia di Stato ed i suoi scopi, favorendo un approccio positivo con la nostra Istituzione ed aperto al dialogo.
L’iniziativa, partita nel 2015, a tutt’oggi ha consentito di incontrare circa 2.500 studenti con 50 giornate dedicate alla specifica attività formativa.
Inoltre, nell’ambito del progetto della Polizia di Stato ‘Questo non è amore’, alcuni incontri sono stati dedicati specificatamente al tema della violenza sulle donne, nella convinzione che proprio partendo dai giovani si possa agevolare il cambiamento comportamentale della società su una questione così importante e così sentita come quella della violenza di genere.
Positivo il bilancio tracciato al termine dell’iniziativa dal questore Raffaele Pagano che ha espresso «un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono prodigati per la sua realizzazione (dirigenti scolastici, insegnanti ed operatori di Polizia), rivolgendone uno particolare a tutti gli studenti che – numerosissimi – hanno partecipato agli incontri, dimostrando grande interesse ed entusiasmo».

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