Dalla città giardino alla città della monezza

Inquinamento, cantieri e caos viabilità nella via dello shopping: “Questa strada è un disastro”

Viabilità in tilt da quando due piccoli cantieri stradali ingombrano la carreggiata già stretta di via Mazzini, una delle strade più centrali e dedicate allo shopping della città. I commercianti accusano il Comune: "Per noi che lavoriamo qui è un disastro tra rifiuti, scarsa illuminazione e marciapiedi rotti. L’amministrazione pensa solo ai centri commerciali, nemmeno i parcheggi a spina di pesce hanno funzionato. Ci sentiamo abbandonati".

Da quando, alcune settimane fa, sono stati aperti ben due cantieri, in via Mazzini è il caos: traffico impazzito e inquinamento alle stelle per la sosta prolungata dei veicoli in coda si sono sommati a strade e marciapiedi rotti precedentemente. Un inferno per i residenti, ma non solo: a lamentarsi, forse più di chiunque altro, sono i commercianti della più importante via dello shopping del capoluogo.

Scampato il pericolo di avere i migranti lì nei paraggi (si vociferava una sistemazione nel palazzo dell’ex Assessorato all’Agricoltura di via Sauro), gli esercenti lottano per sopravvivere: in quei negozi, complice ovviamente la crisi economica e la concorrenza dei negozi low cost, entrano sempre meno persone. «Il disastro della viabilità – riferiscono – è stato la ciliegina sulla torta: ad esempio, i parcheggi a spina di pesce ripristinati dall’amministrazione Battista dovevano essere un beneficio ma poi si sono rivelati un flop».

In realtà, la lista delle cose che non vanno è lunga. Ne fa un elenco dettagliato Marianna Lopriore, titolare di una delle tante boutique della strada, nonché portavoce dei commercianti di via Mazzini che hanno intenzione di chiedere un incontro al sindaco Antonio Battista.
«Questa era la città giardino ed è diventata la città della monnezza: hanno fatto morire il centro di Campobasso», esordisce facendo capire l’aria che tira in via Mazzini. Un’aria pessima.
«Ho 63 anni, da 35 anni svolgo questa attività e va sempre peggio. La sera, quando chiudo il negozio, ho paura: l’illuminazione pubblica – spiega – è così scarsa e temo che si avvicini qualche malintenzionato. Del resto, in città avvengono così tanti furti…».
E poi il degrado: gli spazi davanti ai negozi chiusi da tempo sono pieni di immondizia. «Su questa strada – sottolinea la commerciante – non c’è nemmeno un piccolo contenitore in cui gettare la carta di una caramella. Qualcuno butta i rifiuti anche nei portaombrelli che sono davanti ai nostri negozi. Ci stanno ‘affogando’ con i lavori sui due cantieri. Non ne parliamo di quello che avviene d’estate: ci sono un sacco di ratti».

Per gli esercenti nemmeno i parcheggi a spina di pesce sono stati la soluzione ideale: «Hanno causato più incidenti perché chi esce dal parcheggio non vede se arriva qualche altra auto, soprattutto se di lato c’è un mezzo più grande».


Un altro problema: l’insufficienza di punti per il carico e lo scarico della merce. Ce n’è solo uno dalla caserma dei Carabinieri a salire verso il corso. E chi ha un’attività verso piazza Cesare Battisti deve letteralmente arrangiarsi.
«Perché questa disattenzione? Noi paghiamo le tasse come tutti. Ma il centro – tuona Maria Lopriore – è ridotto ai minimi termini, il Comune di Campobasso pensa solo ai centri commerciali».

«Dall’amministrazione – rincara la dose Emanuele Lagatta del negozio di abbigliamento per bambini ‘Pasquarelli’ – ci aspettavamo maggiore attenzione: l’illuminazione e i marciapiedi sono disastrati, i parcheggi a spina di pesce hanno aumentato i disagi ai cittadini e a noi commercianti. Magari con il disco orario si potrebbe risolvere il problema dei parcheggi. Per non parlare della mancanza di un punto di carico e scarico qui vicino».
Disagi che i commercianti esporranno al sindaco Antonio Battista: gli chiederanno un incontro perché, protestano, «così non possiamo andare più avanti».

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