Cronache

Stupri ripetuti su bimbo di 9 anni: indagati due adolescenti del paese per violenza sessuale

Per mesi sarebbe stato violentato da due “compagni di giochi” di 13 e 15 anni, per i quali a breve si terrà l’udienza preliminare con l’accusa di violenza sessuale aggravata e ripetuta. La vicenda si sarebbe consumata in un centro dell’hinterland di Campobasso. La denuncia è scattata durante l’estate scorsa, quando il piccolo è crollato e ha raccontato il suo inferno ai giardinetti ai genitori, che si sono rivolti ai carabinieri. Concluse le indagini preliminari. Le famiglie dei due presunti aguzzini hanno ricevuto le notifiche, che precedono la fissazione dell’udienza preliminare.

Il racconto fatto da un bambino di 9 anni ai genitori dopo mesi di presunte violenze sessuali da parte di due compagni di giochi poco più grandi di lui è sconvolgente: violentato nel pomeriggio prima da uno e poi dall’altro, zittito con la minaccia che gli sarebbe accaduto qualcosa di tremendo se avesse aperto bocca, costretto a subire abusi brutali e ripetuti.

Una vicenda ancora da chiarire, che tuttavia – secondo la ricostruzione degli inquirenti che si sono avvalsi anche dell’aiuto di assistenti sociali – vede due adolescenti nel ruolo di stupratori e aguzzini. Hanno 13 e 15 anni, abitano nello stesso paese della vittima, un centro dell’hinterland di Campobasso. I fatti si sarebbero consumati in luoghi appartati, ma non troppo distanti dagli spazi dove abitualmente i ragazzini trascorrono i pomeriggi dopo la scuola: giardinetti, strade di quartiere, qualche casolare abbandonato fuori dal nucleo abitato.

Violenze durate mesi, interrotte solo quando la presunta vittima è crollata e ha raccontato ai genitori quello che era accaduto. Il sonno agitato, le lacrime, la pipì a letto del piccolo hanno spinto la famiglia ad andare più a fondo di quel malessere. E a scoprire un inferno quotidiano e inaspettato.
La denuncia risale al mese di luglio scorso, quando i carabinieri della compagnia di Campobasso che hanno raccolto la segnalazione hanno avviato le indagini su delega della Procura del capoluogo. Le notifiche di conclusione delle indagini sono arrivate alle famiglie dei due adolescenti – uno dei quali non imputabile penalmente perché ha meno di 14 anni – in questi giorni. Ora il gip dovrà fissare l’udienza preliminare.

Le accuse sono quelle contenute negli articoli del codice penale 609, 81 e 110. Violenza sessuale di gruppo, aggravata e continuata. I difensori del 13enne e del 15enne incriminati, Silvio Tolesino e Demetrio Rivellino, preferiscono non commentare e aspettano di poter dimostrare l’estraneità dei due teen-ager davanti al giudice.
D’altra parte è una vicenda delicatissima, sulla quale insiste un riserbo strettissimo da parte della Procura e dei carabinieri.
Tutti e tre i protagonisti di questa storia, che l’accusa ha inquadrato in uncaso di violenza “importante, forte”, che va ben oltre le molestie dunque, abitano a poca distanza uno dall’altro e si conoscono da tempo, se non altro per aver diviso – come avviene nei paesi – giochi, svago, parchetti. Il più piccolo, la vittima dei presunti stupri, sarebbe stato ingannato inizialmente e convinto a seguire i più grandi in un posto poco in vista, dove è iniziato un incubo che il bambino ha riferito essere durato a lungo, con frequenza quasi giornaliera.

Fino a quando, stremato e terrorizzato, si è rifiutato di uscire e di mettere piede fuori dal guscio domestico per qualsiasi ragione. E’ stato allora che i genitori hanno intuito che dietro quei “capricci” si nascondeva l’orrore.

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