Società & Costume

Dal red carpet ai colloqui con la maestra. “Mio genero Marton? Ragazzi, che vitaccia”

Il preside della scuola Jovine, Sergio Genovese parla di suo genero, l’attore neozelandese Marton Csokas e della nipote Aria che oggi frequenta la prima elementare a Campobasso: "Prima lui e mia figlia per stare insieme portavano la bambina in giro per i set cinematografici di tutto il mondo ma ora non può perdere giorni di lezione e così il papà la chiama due o tre ore al giorno via Skype tra una prova e l’altra". Csokas, noto a livello internazionale per aver interpretato decine di personaggi sul grande schermo, è stato notato anche nell’istituto del quartiere San Giovanni durante i colloqui con le insegnanti. "Quando i suoi impegni di lavoro glielo permettono viene a Campobasso, è un uomo garbato e sensibile ma se avesse fatto l’impiegato alle Poste sarebbe stato tutto meno complicato".

Quando gli altri genitori lo hanno notato aggirarsi per i corridoi della scuola ‘Jovine’ non potevano credere ai loro occhi: «Ma quello è Marton Csokas? L’ho visto al cinema!» hanno commentato le mamme e i papà durante i colloqui con le maestre.
Nessuna meraviglia se avessero saputo che l’attore neozelandese di fama internazionale (compare nella saga del Signore degli Anelli e in pellicole quali Alice in Wonderland e Sin City) ha una figlia di sei anni alle elementari del quartiere San Giovanni e che è anche il genero di Sergio genovese, il preside della scuola.
Alto e rossiccio di capelli, imbattendocisi si capisce subito che quella non è una faccia italiana. «Ma da qui a immaginare che dal red carpet me lo sarei ritrovato accanto durante l’incontro con la maestra di mia figlia ce ne passa – dice stupita una mamma – e pensare che mio marito quel giorno non mi ha neppure accompagnata mentre Csokas è arrivato da Hollywood!».
Sorride il dirigente scolastico Genovese quando sente questo aneddoto: «Marton fa il possibile per stare con Aria. Prima lui e mia figlia, che ha conosciuto dieci anni fa a Londra, portavano la bambina in giro per il mondo. Le grandi produzioni cinematografiche prevedono, da contratto, delle sistemazioni vicine ai set per le famiglie degli attori, ma ora mia nipote non può più perdere giorni di scuola e così adesso è lui a venire in Italia appena gli impegni di lavoro glielo consentono. Certo è una vita dura, Marton ha molti impegni e non è facile stare accanto alla sua compagna e alla piccolina. Adesso, per esempio è a Chicago a teatro, sarà lì fino a marzo poi potrebbe iniziare le riprese di un nuovo film ma di questo ‘per contratto’ non posso parlare. Tra una prova e l’altra chiama via skype anche due o tre ore al giorno, insomma, fa di tutto per essere presente anche quando non c’è, è un uomo molto sensibile e garbato ma se avesse fatto l’impiegato alle poste – dice ancora il preside tra il serio e il faceto – sarei stato più contento».

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