Società & Costume

A Vienna in passerella la moda di Valentina, la stilista che si ispira ai film. “Sogno gli Oscar”

Trent’anni, molisana di Larino, Valentina D’Angelo ha portato la sua collezione di abiti ed accessori dedicata alle Bond Girl al palazzo Sternberg di Vienna. Da sei anni ha creato il suo marchio "Blue Valentine", con cui partecipa ai concorsi e veste anche le donne molisane. «Mi ispiro ai film, ne ho visti centinaia da quando sono bambina. Guardo tutto, tranne quelli di mafia. Ma qui è difficile lavorare». Nel suo laboratorio di Ururi realizza le sue creazioni e sogna un giorno di sbarcare in America. «Sarebbe bellissimo vestire gli attori americani nella notte degli Oscar e vederli sfilare sul red carpet».

La sua macchina da cucire si ferma solo quando il telefono squilla e attraverso la cornetta inizia a raccontare la sua vita e soprattutto la sua passione per i film e per l’arte. «Sto cucendo nel mio laboratorio ad Ururi – racconta interrompendo il lavoro con ago e filo – qui ho una casa vuota perché abito a Larino e allora l’ho trasformata nel mio atelier». Dove nascono le sue creazioni, i suoi abiti, le collane, gli anelli, le spille, le cinte e le pochette del marchio “Blue Valentine”, che ovviamente prende il nome da lei. Valentina D’Angelo, trentenne molisana con la passione per i film. Professione stilista. Ma anche sarta e modellista. «Faccio tutto io praticamente, sono sola, mi aiuta mia madre ogni tanto».

«E’ dai film che è partito tutto – rivela – ho una passione smodata, ne ho visti centinaia, guardo tutto. Tranne i film di mafia, per il resto amo le pellicole americane, ma anche quelle italiane del passato. Sono loro la mia fonte di ispirazione». E così dalla saga di James Bond sono nati i modelli della collezione dedicata alle donne che hanno affiancato nelle numerose pellicole l’agente segreto più famoso del mondo. Con quegli abiti, «ispirati alle donne eleganti, raffinate e molto forti», ha sfilato in passerella a palazzo Sternberg a Vienna all’interno della sede italiana dell’istituto di cultura per il progetto interdisciplinare “Terra Amica”, tra moda, musica e arte, organizzato dalla Biennale internazionale di Arte Contemporanea di Firenze e patrocinato dalla fondazione Gioacchino Rossini, in cui alcuni stilisti emergenti italiani hanno mostrato le loro creazioni.

Pizzo, seta, raso. Rosso, verde e il classico e sempre elegante nero. Trasformati in gonne, camicie e abiti sapientemente abbinati a cui Valentina ha aggiunto anche i suoi accessori. Sei abiti della capsule collection, per i non addetti ai lavori una collezione di pochi elementi, che hanno conquistato il pubblico viennese. Tutto rigorosamente nato in terra molisana. «Prima faccio il bozzetto, poi il cartamodello e infine li realizzo a macchina, ho imparato da sola anche negli anni del liceo artistico e mi sono perfezionata con la scuola Sitam di Termoli». Nel 2009 il debutto del suo marchio in occasione della manifestazione “Larino Imprenditrice”. «Mi ero preparata per bene – racconta – e ho creato il marchio con cui ho raggiunto anche Roma per presentare alcune creazioni a cui poi dal 2013 ho aggiunto gli accessori, le pochette che realizzo in broccati, seta, ecopelle e feltro e poi gli anelli, alcuni dei quali in filo d’ottone con le pietre semi preziose».

Riuscire a definire il suo stile è difficile, prima di tutto per lei. «Non ho degli aggettivi precisi, perchè vario molto – rivela – posso essere rock, ma posso anche essere più elegante, adesso sto lavorando a due collezioni: una si rifà ai film di John Travolta, l’altra ai film dei vampiri». La prima modella dei suoi abiti è proprio lei e i suoi abiti li indossa alla perfezione. «Ma cucio anche su misura a chi me lo chiede, qui alcune persone che mi conoscono mi chiedono una consulenza sugli outfit per delle occasioni particolari, come matrimoni o serate particolari. Ma lavorare nella nostra regione non è facile. Mancano tante cose, mancano gli investitori, ma le potenzialità ci sono». Qualche sogno? «Si certo, per adesso vesto solo donne, ma poi vorrei aprirmi anche agli uomini. Ma il mio sogno sarebbe vestire gli attori americani nella notte degli Oscar».

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