Cronache

“Meglio un palazzo nuovo che un teatro a pezzi”: protestano i ’reduci’ di via Cardarelli

Fa discutere la decisione del Consiglio di Stato sull’ex cinema teatro Ariston che fino a novembre non potrà essere né abbattuto né messo in sicurezza. I pochi commercianti rimasti si lamentano del degrado e preferirebbero una riqualificazione anche rinunciando a un pezzo di storia della città "ormai dimenticato"

Un tempo via Cardarelli era piena di negozi. Tempi d’oro per i commercianti che facevano affari grazie al passaggio pedonale e alla centralità della strada. Oggi questo pezzo della città è tra i più desolati che esistano: le attività ancora aperte saranno una quindicina, ci sono più cartelli con la scritta “affittasi” che serrande alzate. E chi resiste si lamenta (ma questa è una caratteristica comune a tanti che hanno i negozi in centro) anche se alle 17 e 15 di sabato pomeriggio non ha ancora alzato le saracinesche. Con il maltempo di questi giorni, poi, la via mette ancora più tristezza: enormi cumuli di neve sono ancora davanti alle vetrine e i pochi posti auto a pagamento disponibili sono più occupati di prima.

È qui che da dieci anni c’è uno storico cinema-teatro di Campobasso chiuso e abbandonato. L’Ariston, glorioso ormai solo nei ricordi di chi lo ha frequentato, cade a pezzi. Dietro il nastro rosso e bianco legato ai paletti stradali per evitare che la gente ci passasse sotto beccandosi pezzi di intonaco e frantumi di mattoni, c’è una montagna di neve sporca. Gli operatori della Sea hanno scambiato quel marciapiede per uno spiazzo in cui far morire il ghiaccio, del resto – devono aver pensato – già nessuno poteva passarci.

Inevitabile che i negozianti sarebbero più propensi a una demolizione dello stabile: “Meglio un palazzo nuovo che un teatro vecchio, chiuso e che cade a pezzi” è il commento quasi unanime dei reduci di via Cardarelli. Riqualificazione, così hanno definito il progetto la Gpe Group srl e la famiglia De Benedittis, proprietaria della struttura destinata a diventare una palazzina moderna coi locali commerciali.

Il 19 gennaio scorso il Consiglio di Stato ha congelato ogni tipo di iniziativa sull’Ariston, compresa la messa in sicurezza. In attesa di entrare nel merito della vicenda il prossimo novembre per ora nessuno potrà fare nulla, né i proprietari né i ricorrenti (Comune di Campobasso, Codacons e Ministero per i beni e le attività culturali) che avevano impugnato la sentenza del Tar. Sentenza favorevole a proprietà e costruttori. Nessuna sospensione della decisione dei giudici amministrativi, ma neppure nessun passo avanti. E questo ha scatenato le ire di alcuni commercianti e residenti di via Cardarelli contro il Comune i quali chiedono «dignità e decoro a una zona del capoluogo dimenticata per troppi anni».

Più informazioni
commenta