Società & Costume

La “marescialla” del volontariato: MariaPia, che a 82 anni ha tempo solo per gli altri

Dal sostegno ai malati in ospedale al doposcuola per i bambini in difficoltà, passando per le attività in Cattedrale e i turni nella cucina della mensa Caritas: la signora Mariapia Angarano, campobassana di 82 anni, è stata premiata dalla Camera di Commercio “per essersi distinta nella dedizione al lavoro e nello zelante impegno nel volontariato al servizio dei più umili e dei bisognosi”. Carattere di ferro, una figlia "famosa" (la vicesindaca Bibiana Chierchia) e una vita spesa per il prossimo, il suo motto è: "Il male fa rumore e il bene fa silenzio"

Ottantadue anni, carattere d’acciaio, mente lucidissima e una serie interminabile di «malefatte» alle spalle, come definisce lei stessa le sue attività di volontariato. Il personaggio di questo Natale è la signora Mariapia Angarano, scelta non solo perché recentemente la Camera di Commercio, nell’ambito del premio “Maria Rossi Sabelli”, le ha riconosciuto i meriti di una vita spesa per gli altri. Ma anche perché questa donna, per costanza ed energia, divora letteralmente «giovinette» con svariati lustri meno di lei.
Il motore di Mariapia è il desiderio di stare, da sempre, dalla parte dei più deboli, di chi soffre. «Il volontariato ha costellato tutta la mia vita e prima ancora c’è stata l’attività sindacale alle Poste dove ho lavorato fino al 2000, anno del mio pensionamento. Onestamente non so neppure per quale delle mie attività mi abbiano premiato, ne ho combinate talmente tante» dice sorridendo.
La signora Angarano fa parte dell’Arvas che si occupa dei malati in ospedale, è la presidente della sezione campobassana della San Vincenzo de Paoli che si è formata in Cattedrale e sostiene detenuti, ragazze-madre, disabili, stranieri ed emarginati in generale. Fa parte della Caritas, copre i turni nella Casa degli angeli, la mensa per i poveri inaugurata da papa Francesco durante la sua storica visita in Molise, ma è soprattutto una delle ideatrici della “Scuoletta” il doposcuola per i bambini dai 6 ai 13 anni che vivono in condizioni di disagio economico e hanno bisogno di un aiuto nei compiti e di un posto tranquillo in cui giocare e socializzare.
Mariapia, insomma, non si limita a partecipare come semplice volontaria, lei i progetti li mette in piedi «ma non faccio mica tutto da sola!» ci tiene subito a precisare spiegando che «l’altra mente della Scuoletta è stata Antonella Germanesi» e oggi il coordinamento è affidato a Giovanna Terzano «una mamma di 50 anni che fa anche la catechista e che ha dato un bell’impulso all’intero progetto».
La Scuoletta ha sede all’interno dei locali dell’ex Onmi in via Muricchio. Il Comune di Campobasso ha messo a disposizione qualche stanza dove dal lunedì al venerdì, dalle 15 e 30 alle 19 e 30 i 24 bambini che la frequentano vengono seguiti da 14 insegnanti in pensione «che gratuitamente mettono il loro tempo a disposizione per stimolare il desiderio dell’apprendimento in chi ha qualche lacuna a scuola. Vorremmo arrivare a rendere duale il rapporto tra alunno e docente, quindi se qualche ex professore volesse aggiungersi al gruppo ci farebbe piacere».
Che Mariapia non smetta mai di lavorare lo sa bene chi le sta accanto: disponibile lo è sempre, ma di perdere tempo non ci pensa proprio soprattutto quando, a poche ore dalla vigilia di Natale, ha qualcosa come 4 chili di vongole fresche da pulire «visto che domani sera a casa mia ho 14 persone a cena». Tra loro anche sua figlia, la vicesindaca di Campobasso Bibiana Chierchia, l’unica della famiglia ad avere più impegni di questa “marescialla” del volontariato. Forse.

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