Cronache

Hotel, cene e aerei: 52mila euro in più per l’estate. Di Brino attacca Sbrocca: “Dimettiti”

Nella conferenza stampa di questa mattinata, lunedì 5 dicembre, l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza Antonio Di Brino, affiancato da Christian Zaami, è tornato sulle spese del Comune di Termoli per l’estate termolese del 2016: «È costata di più l’organizzazione degli eventi che le manifestazioni vere e proprie. Sbrocca ha la delega al turismo per questo deve dimettersi». Dall’accesso agli atti sono emersi scontrini per viaggi da e verso gli aereoporti di Roma, cene, pernottamenti in strutture della città, fino addirittura a fatture in ferramenta, bar e perfino per l’acquisto di lettini prendi sole. Intanto questa mattina, il consigliere pentastellato Nicolino Di Michele ha depositato in procura l’esposto con cui si denunciano irregolarità relative alle spese.

Nella conferenza di presentazione dell’estate termolese lo scorso luglio, erano stati annunciati 160 mila euro di investimenti tra concerti, eventi, festival musicali e gastronomici. A smentire quelle cifre arriva ora l’intervento di Antonio Di Brino, ex sindaco della città e attualmente consigliere comunale di minoranza. «Sono stati spesi molti più soldi dei contribuenti termolesi, 60 mila euro in più per l’estate termolese. E’ costata molto di più l’organizzazione degli eventi e le spese extra correlate agli artisti, e non gli eventi veri e propri». Nei mesi scorsi Di Brino, affiancato questa mattina, lunedì 5 dicembre, in conferenza stampa da Christian Zaami, ha chiesto l’accesso agli atti e ha potuto analizzare fatture e scontrini relativi al periodo che richiama in città artisti e cantanti per le manifestazioni. Sotto accusa le spese per alberghi, pernottamenti, bar, pranzi e cene nei ristoranti della città e anche di altri paesi, biglietti aerei e pullman noleggiati per portare gli artisti a prendere il volo.

«E’ una situazione allarmante e raccapricciante» , afferma Di Brino mentre legge le carte. Dalle ricevute e dagli scontrini, alcuni dei quali senza data e senza indicare le persone coinvolte, emergono pagamenti per l’acquisto di cartucce, martelli, rimborsi benzina per la distribuzione delle brochure. «Addirittura l’affitto di un pullman per 4 giorni al costo di 2mila euro per Ciampino e Fiumicino. E poi 3mila euro di viaggi aerei per Medellìin in Colombia per Maite Hontele, la trombettista olandese che si è esibita in piazza Duomo, e poi Colonia-Roma viaggio di andata e ritorno e lo stesso per Roma – Endhoven nei Paesi Bassi».

Negli atti anche il Premio Termoli costato 33mila euro, di cui 9800 euro alla Proloco e 4700 per gli artisti; per questa manifestazione Di Brino ha contestato anche l’acquisto di marmi, viti, tasselli e nastri messi a verbale come spese relative all’evento che si è svolto a febbraio insieme ai pernottamenti degli artisti e addirittura l’acquisto di lettini prendisole e un aspiratore per pulire la piscina. «Quando io ero al governo della città, per l’estate contattavamo le agenzie e non gli artisti direttamente. Ho contattato anche Michele Cocomazzi, mio assessore al turismo, e abbiamo ricordato che la Proloco anticipava la Siae e l’allaccio Enel».

«In un consiglio comunale del 7 ottobre ci fu una variazione di bilancio, il sindaco parlava di 160 mila euro per l’estate, ma poi furono impegnati anche 10 mila euro in più, e in quel caso l’amministrazione vantava anche un grande risparmio rispetto al 2015. Ora però emergono 60 mila euro in più che portano le spese a 230 mila euro. Adesso chiediamo ragione di queste spese extra». Il consigliere pentastellato Nicolino Di Michele che siede nei banchi dell’opposizione ha depositato questa mattina anche un esposto alla procura di Larino per la verifica delle delibere dei pagamenti relative agli eventi dell’estate termolese. 27 punti nei documenti presentati da Di Michele e firmati oltre che da Di Brino anche da Annibale Ciarniello. «Ho delle responsabilità politiche, devo fare opposizione anche scontrandomi con persone fraternamente amiche – conclude Di Brino – Sbrocca ha fallito con la semplice delega al turismo, per questo deve dimettersi».

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