Società & Costume

Genua, il ricordo: “Un uomo libero sempre impegnato per il riscatto della sua terra”

La pittura, l’insegnamento e la passione politica hanno animato la vita di Walter Genua scomparso il 3 ottobre all’età di 85 anni. Professore d’arte e fondatore del “Gruppo ’70” con Mastropaolo, Massa e Pettinicchi, è stato anche consigliere comunale a Campobasso per il Partito comunista italiano. Di sé diceva: "Non sono mai stato al servizio di nessuno"

E’ stato pittore, incisore e scultore, ma anche un insegnante e un politico: Walter Genua, scomparso lunedì 3 ottobre a Campobasso, ha lasciato un grande vuoto non solo nella sua famiglia ma anche tra i tanti amici, artisti e compagni che lo hanno conosciuto in vita. A quattro giorni dai suoi funerali proponiamo ai lettori di Primonumero un ricordo a cura del nostro collaboratore Giovanni De Fanis.
Un maledetto contrattempo mi ha impedito di essere presente alle esequie di Walter Genua, figura tra le più rappresentative dell’arte moderna molisana, già docente negli istituti superiori di Campobasso, intellettuale impegnato tutta la vita per il riscatto del Molise, scomparso pochi giorni fa all’età di 85 anni.
Di Walter mi vanto essere stato amico per oltre quarant’anni. La sua morte mi ha addolorato sinceramente come per uno stretto congiunto. Nonostante la notorietà, aveva sempre conservato un carattere schivo e dimesso, a cui aggiungeva una mitezza e una bontà d’animo rare e un’ironia contagiosa.

Walter è stato un uomo di saldi principi democratici, una delle coscienze più vive di questo bello e disastrato Molise, un intellettuale impegnato, tra i più validi e apprezzati, partecipe di tutte le iniziative volte al riscatto di questa terra. Un uomo libero.

A proposito della sua libertà mi piace ricordare la “lezione” data all’allora prefetto della Provincia Padoin a Guardialfiera in occasione di una mostra di disegni di bambini aventi per tema il terremoto. All’episodio ero presente.

Walter presiedeva la giuria e in questa veste nel suo intervento si permise di chiedere educatamente al prefetto di farsi interprete presso il Governo della necessità di una legge apposita per il Molise per aiutarne velocemente la ricostruzione e la ripresa, visto che nulla era stato fatto fino ad allora.

Nella sua risposta “Sua Eccellenza” sorprendentemente lo accusò di strumentalizzazione politica. Ricordo che Walter, pur rimanendone ferito, non replicò immediatamente. Alla fine della cerimonia lo avvicinò e con la sua abituale pacatezza gli disse: «Desidero che lei sappia che in tutta la mia vita non sono stato al servizio di nessuno. La prego perciò di considerarmi per quello che tutti sanno: un uomo libero».

Grazie Walter, per ciò che hai dato a tutti noi col tuo esempio.

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