Il caso

L’auto è blu ma non risulta. M5S: “Il solito escamotage”. Il sindaco: “Abbiamo risparmiato”

Ad aprile 2016 il Comando di Polizia municipale ha comprato una Fiat Tipo 1.6 per quasi 18 mila euro dicendo che sarebbe servita per accompagnare i minori. "In realtà - hanno denunciato dal Movimento 5 Stelle - quel veicolo è stato sempre nella disponibilità del sindaco che l’ha usata come un’auto blu". Il primo cittadino però ha spiegato: "I fondi della Municipale sono sempre del Comune e poi non c’è alcun vincolo sull’utilizzo, in realtà abbiamo risparmiato"

Orvieto, Napoli, Roma, Cassino e, ovviamente, tutta la città da nord a sud: ha macinato già parecchi chilometri la Fiat Tipo 1.6 del sindaco di Campobasso, Antonio Battista. Peccato, però, che quella non fosse la sua macchina privata ma una sorta di auto blu utilizzata in via esclusiva da lui, dall’assessore Pietro Maio, dal dirigente Antonio Iacobucci e qualche altro dipendente di Palazzo San Giorgio.
Comprata lo scorso aprile per quasi 18 mila euro, il veicolo è stato pagato prendendo i soldi dal capitolo dedicato alla Polizia municipale.
«E già questo ci lascia perplessi: perché se Battista aveva bisogno di un’auto blu ha sottratto risorse ai vigili urbani che hanno già tanti problemi a far quadrare i loro conti? Non poteva semplicemente dirlo? Temeva di uscirne male? Perché devono sempre trovare escamotage per non far sembrare le cose come sono?»

Sono le domande del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che stamattina, mercoledì 28 settembre, ha tenuto una conferenza stampa sul caso dell’auto blu di cui il primo cittadino – legittimato ad averne una – non aveva mai fatto accenno. Fino a questo momento.
Poco dopo l’incontro coi giornalisti, infatti, Battista ha spiegato che «i proventi della Polizia Municipale sono comunque fondi del Comune» e aggiunto pure che non ci sarebbe alcun vincolo sull’utilizzo di quel veicolo «fruttabile anche per altri scopi».
L’esatto opposto di quanto denunciato dai grillini in conferenza stampa i quali hanno posto l’accento sul fatto che l’auto sia stata comperata dopo che «il luogotenente Vitale ha scritto al dirigente della Municipale chiedendo un veicolo civile in grado di svolgere servizi particolari come l’accompagnamenti di minori in strutture – questo ha spiegato il consigliere comunale Roberto Gravina – invece gli unici ad essere accompagnati – a volte con l’autista altre volte dagli stessi vigili urbani che, per inciso, sono i soli a poterle guidare visto che l’auto di fatto è di proprietà della Municipale – sono stati il sindaco, l’assessore Maio, il geometra Medoro e anche il dirigente Iacobucci».

Ma anche questo aspetto è stato contestato da Battista il quale ha precisato che «anche il conducente, nell’ottica dell’ottimizzazione sei servizi e della disponibilità del Corpo dei Vigili Urbani, non deve obbligatoriamente essere un rappresentante della Municipale». Tutto questo anche per rispedire al mittente l’accusa di aver esposto l’ente a sanzioni per averla fatta guidare da un autista e non da un vigile urbano.
«In una nota di qualche giorno fa – ha spiegato ancora il sindaco – il dirigente alla Polizia Municipale, avvocato Matteo Iacovelli, aveva già chiarito la questione spiegando che “Il sindaco può utilizzare l’auto della Polizia Municipale per ragioni inerenti al mandato in quanto il Corpo fa capo a lui e in tali occasioni l’ha utilizzata con alla guida un autista perché il personale di Polizia non poteva essere distolto dalle altre attività L’assessore al ramo può essere trasportato per ragioni inerenti al mandato”.

I pentastellanti hanno anche aggiunto che il Comando aveva già un veicolo civile, una Fiat Tempra «con pochissimi chilometri, mai utilizzata che non è neppure stata rottamata al momento dell’acquisto della Tipo». Non è così per Palazzo San Giorgio: «Quel veicolo è ancora in uso, sono invece state rottamate le auto che non venivano più utilizzate».

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