E’ arrivato in ospedale in condizioni gravissime, con lesioni terribile agli organi vitali. Maurizio Lombardi, 28 anni di Termoli, è morto poco dopo: i disperati tentativi dei medici del San Timoteo di salvargli la vita sono stati inutili. Il ragazzo era in sella allo scooterone del padre e stava andando a prendere la fidanzata a RioVivo quando, intorno alle 13 e 30, ha perso il controllo del veicolo, ha sbandato, è finito sul marciapiede e ha preso in pieno un lampione.
Un impatto talmente violento che la sfera del palo si è staccata rotolando a terra. Un urto fortissimo, tanto che le parti metalliche dello scooter hanno bucato il palo. La motocicletta poi è rotolata via, proseguendo la sua corsa lungo via RioVivo, poco distante dall’area camper a sud di Termoli.
Sul posto è arrivata l’ambulanza della Misericordia con il 118, che ha trasferito il più in fretta possibile il ragazzo in ospedale, dove i dottori hanno valutato interventi d’urgenza che non sono riusciti a portare a termine in tempo. Il cuore di Maurizio Lombardi, che dopo aver preso a bordo la ragazza era diretto alla festa di San Basso in porto, ha smesso di battere poco più di due ore dopo l’incidente. Un incidente tremendo, che si aggiunge alla lista di tragedie di questo periodo.
La Polizia Municipale ha iniziato gli accertamenti tecnici, che stanno andando avanti per ricostruire la dinamica nell’attesa che il magistrato di turno decida per l’eventuale autopsia oppure la restituzione immediata della salma alla famiglia. Secondo le primissime ricostruzioni della dinamica, sembra che l scooter abbia sbandato subito dopo il curvone di RioVivo, finendo sulla breccia al lato della strada e poi impattando contro il marciapiede, il cui gradino ha fatto da leva. Il veicolo si è schiantato contro il lampione facendo un volo di circa 50 metri prima di ricadere a terra. Sull’asfalto pezzi di carrozzeria, due caschi, uno quello indossato e l’altro contenuto nel bagagliaio, la sfera che circonda la lampada e i segni evidenti della caduta.
Maurizio Lombardi, una sorella, è un ragazzo molto conosciuto in città, e la notizia della sua morte si è diffusa in fretta. Lavorava per l’ottica di Carlo Vincitorio, nel negozio di San Severo. Davanti il Pronto Soccorso dell’ospedale San Timoteo sono arrivati, nel pomeriggio, decine di amici e amiche increduli e scioccati per l’accaduto.
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