3 ori, 9 argenti e 9 bronzi: il medagliere del Molise in 120 anni di Olimpiadi

Sono sei gli atleti nati in Molise o originari della nostra regione ad essere saliti sui podi nel corso delle varie edizioni dei Giochi. L’ultimo è stato il pallavolista Pasquale Gravina, il primo lo schermidore Aldo Masciotta. I più titolati i fratelli D’Inzeo, specialisti dell’equitazione, con 6 medaglie a testa. Completano il lotto Carlo Massullo (Pentathlon moderno) e Angela Cutrone (Short track)

Si chiude oggi a Rio de Janeiro la trentunesima edizione dei Giochi olimpici, che ha visto in gara una sola atleta di origini molisane, Maria Benedicta Chigbolu, impegnata nell’atletica dove è giunta sesta nella staffetta 4×400 ed è stata eliminata in batteria nei 400. L’atleta originaria di Cercemaggiore è entrata a far parte del ristretto club dei molisani (di nascita o di origine) olimpici.
Quelli che ci risultano si contano sulle dita di due mani, ma hanno messo insieme un bel bottino: 21 medaglie (3 ori, 9 argenti e 9 bronzi).
I nati in Molise sono solo due: Aldo Masciotta e Pasquale Gravina. Il primo, classe 1909 di Casacalenda (dove è sepolto dal 1996) fu argento nella scherma (sciabola a squadre) nel 1936 a Berlino mentre il secondo, campobassano oggi 46enne, con la nazionale di pallavolo si è classificato secondo nel 1996 e terzo nel 2000.

Tra i molisani di origine, il palmarès più ricco è quello di Raimondo D’Inzeo, campione di equitazione, che tra il 1956 e il 1972 vinse un oro, 3 argenti e 2 bronzi. Insieme al fratello Piero (per lui 2 argenti e 4 bronzi), partecipò a ben 8 olimpiadi consecutive (dal ’48 al ‘76). Il padre era di Montecilfone, a loro è stata intitolata l’anno scorso una strada di Roma nei pressi di piazza di Siena, storico campo di gara della capitale. Non male anche il bottino di Carlo Massullo, pentathleta romano figlio di un tassista di Bagnoli del Trigno: in tre Olimpiadi (la prima nel 1984, l’ultima nel 1992), un oro, 2 argenti e 2 bronzi. Gareggiava per il Canada Angela Cutrone, la cui famiglia era originaria di Jelsi, oro nella staffetta dei 3000 metri nello Short track (il pattinaggio veloce su ghiaccio) all’Olimpiade invernale del 1992.

E’ invece di nazionalità australiana, ma con cognome che tradisce ascendenze di Castellino sul Biferno, Gino Fratangelo che fu finalista nel sollevamento pesi a Mosca ’80. Due le partecipazioni olimpiche (’64 e ’68) nel fioretto femminile per Giovanna Masciotta, schermitrice figlia di Aldo. E nel 2008, nella squadra italiana di calcio, giocò Giuseppe Rossi (madre originaria di Acquaviva d’Isernia) che segnò anche 4 gol. Gli azzurri furono però eliminati nei quarti di finale dal Belgio.

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