Cronache

Residenza sanitaria in via Garibaldi,”lavori quasi finiti”. Ma l’accreditamento non c’è

Sono costate più di 2 milioni le opere di adeguamento della struttura che ha ospitato fino al 1996 la casa di riposo Pistilli. L’assessore Maio: "Attendiamo l’ok dalla Regione per la conversione e faremo montare gli ultimi arredi". Ma per il consigliere comunale del Movimento 5 stelle Praitano qualcosa non quadra: "Nel piano sanitario non c’è traccia di questo progetto"

E’ un pezzo di storia di Campobasso. L’edificio di via Garibaldi che ha ospitato fino al 1996 la Casa di riposo Don Carlo Pistilli dovrebbe diventare una residenza sanitaria assistenziale accreditata dalla Regione. Almeno nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, che ha portato avanti i lavori di adeguamento della struttura: «Mancano solo da montare cucina e arredi – spiega l’assessore comunale Pietro Maio – e per farlo aspettiamo che la Regione dia l’ok per l’accreditamento».
Della conversione in Rsa si parla ormai da dieci anni: il progetto di allora, costato oltre 2 milioni e 100mila euro, prevedeva la possibilità di ospitare, a pieno regime, 57 persone.

A Luca Praitano, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, qualcosa non quadra: «Nel Programma operativo straordinario 2015-2018 presentato da Frattura al tavolo tecnico interministeriale – spiega – non c’è traccia della conversione a Rsa di via Garibaldi. Per questo chiederò chiarimenti sulla questione in Consiglio comunale, con una interpellanza in cui chiederò ufficialmente qual è lo stato dei lavori di adeguamento, se l’impresa aggiudicataria dei lavori è stata pagata, se è stata avviata la procedura per l’accreditamento della Rsa e come intende agire l’amministrazione comunale in considerazione dell’esclusione della Rsa Don Carlo Pistilli da parte del Commissario ad acta per la Sanità».
L’esponente pentastellato prende spunto anche da una dichiarazione del novembre 2013 dell’allora assessore comunale Michele Petraroia il quale a termine di una riunione con dirigenti e funzionari di Regione ed Asrem, esponenti della Pistilli, l’allora assessore comunale De Benedittis (amministrazione Di Bartolomeo) e consiglieri all’epoca di minoranza tra cui Maio, affermò che era stato definito «un percorso che consente al Comune di Campobasso di accreditare la Casa di riposo Colitto entro il 31 dicembre 2013. La ditta che gestisce il cantiere si è impegnata a completare l’opera entro quella data». Di mesi ne sono passati 26, «e di questa Rsa non si è mai parlato in Comune da quando è stata eletta questa amministrazione – spiega Praitano a Primonumero – nemmeno nelle commissioni. Non vorrei che nonostante i buoni propositi ed i soldi spesi, la Rsa non parta e la struttura resti lì con possibilità di essere utilizzata praticamente pari a zero».
Più ottimista Maio, per il quale «le possibilità di accreditamento sono buone».

Più informazioni
commenta