Cronache

Termoli Jet, ex Giunta Iorio e imprenditori privati prescritti anche dal danno economico

Assolti in sede penale dalla truffa aggravata, gli ex assessori che hanno costituito la Ltm per l’acquisto e la gestione della nave - che nelle intenzioni dichiarate doveva collegare la costa molisana con quella croata - poi fallita, e i fratelli Larivera sono stati prescritti dalla Corte dei Conti del Molise. La Procura aveva chiesto un risarcimento di 7 milioni di euro ma, hanno detto i giudici contabili, l’azione risarcitoria è stata avviata oltre i tempi previsti e dunque non può essere presa in considerazione.

Assolti dall’ipotesi di truffa aggrava perché “il fatto non sussiste” in sede penale. E ora assolti anche dalla Corte dei Conti. O meglio: prescritti. I componenti della ex Giunta regionale guidata da Michele Iorio che avevano deliberato la costituzione della società mista Ltm per l’acquisto e la gestione dl Termoli Jet, il catamarano che marcisce nel porto di Termoli, praticamente inutilizzato, da oltre dieci anni, non devono rispondere di alcun danno erariale.
La Corte dei Conti del Molise ha ritenuto di far prevalere la prescrizione, in quanto l’azione risarcitoria chiesta dalla Procura della Repubblica era stata avviata quando il credito era già prescritto. Dunque nessuna responsabilità di natura economica, fa sapere l’avvocato Giovanni Di Giandomenico, che ha difeso con il collega Ernesto Sallese alcuni degli ex assessori nel giudizio di natura contabile, per i personaggi coinvolti, a favore dei quali nell’autunno del 2013 era intervenuto un verdetto di assoluzione collettiva. Michele Iorio, Antonio Chieffo, Rosario De Matteis, Filoteo Di Sandro, Michele Picciano, il dirigente della Regione Domenico Pollice e gli imprenditori Giuseppe e Paolo Larivera erano stati assolti dall’ipotesi di truffa aggravata in concorso e prescritti per le ipotesi di reato iù lievi, come l’abuso d’ufficio, nel procedimento rappresentato nella pubblica accusa dal pm Fabio Papa.

Per loro, che a vario titolo avevano realizzato la società mista Ltm per il Termoli-Jet coordinando l’operazione di acquisto del catamarano per 7 milioni di euro, prescrizione anche alla Corte dei Conti.
La Procura aveva richiesto un risarcimento per danni erariali di oltre 7 milioni di euro, somma equivalente rispetto al costo dell’operazione che era stata finanziata con i fondi della Protezione civile relativi al terremoto del 2003.
L’assoluzione penale non comportava necessariamente anche l’assoluzione in sede di responsabilità amministrativa: i due fatti giuridici – spiega l’avvocato Di Giandomenico – «cioè il reato da una parte e il danno erariale dall’altra, avevano due profili diversi, anche se il fatto materiale era lo stesso».

L’addebito chiesto dalla Procura si riferiva alla decisione della ex Giunta molisana di costituire una società con socio privato, la società di Trasporti Larivera, tramite trattativa diretta e senza gara di affidamento. (qui la ricostruzione dettagliata dell’intera vicenda).
Il fallimento della società, secondo la versione degli inquirenti, era addebitabile al fatto che sia il Tar che il Consiglio di Stato avevano dato ragione agli imprenditori autori del ricorso contro la scelta “di favore” ricaduta su Larivera. In pratica i giudici amministrativi avevano annullato la gara, mettendo così in difficoltà la società che ben presto è fallita, lasciando in eredità al porto di Termoli una nave che ormai non riuscirebbe nemmeno a prendere il largo.
La tesi dell’accusa è stata contrastata dai difensori in quanto, spiegano, « la Giunta regionale si era limitata ad individuare la parte privata, ma poi tutta l’operazione era stata condotta dalla struttura commissariale costituita dalla Protezione Civile Nazionale».
In ogni caso la Sezione Giurisdizionale per il Molise della Corte dei Conti non è entrata nel merito e ha ritenuto preclusivo l’argomento della prescrizione, essendo stata iniziata l’azione risarcitoria oltre i limiti temporali di legge. Quindi tutti assolti anche sotto il profilo dell’ipotizzato danno erariale.