Cronache

“Ferite incompatibili con caduta”: il detenuto morto è stato aggredito

Le ferite alla testa non sono compatibili con una caduta accidentale: è quanto emerso dalla prime indiscrezioni sull’autopsia eseguita ieri pomeriggio, martedì 18 novembre, dal medico legale, sul corpo di Fabio De Luca, il detenuto 46enne morto al Cardarelli di Campobasso il 12 novembre dopo un incidente nel carcere di Isernia.
Il trauma cranico riportato dall’uomo, deceduto nel reparto di Rianimazione dopo una settimana di agonia (era arrivato a Campobasso il 4 novembre dopo aver ricevuto le prime cure al Veneziale), ha destato molti dubbi tra gli investigatori fin da subito.
I poliziotti della Sco (Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile diretta da Raffele Iasi, in foto) del capoluogo, coordinati dal pm di Isernia, Scioli, avevano pensato a un’aggressione in cella senza escludere la caduta accidentale dal letto a castello riferita dai testimoni.
Gli interrogatori del personale di polizia penitenziaria, dei compagni di De Luca, e soprattutto l’iscrizione sul registro degli indagati dei due detenuti che con lui dividevano la cella – poi sequestrata – hanno rafforzato soprattutto la prima ipotesi. Il reato per il quale sono imputati è lesioni personali aggravate.

I risultati dell’autopsia non si conosceranno prima di 60 giorni, la famiglia del 46enne è in attesa del nulla osta del magistrato per poter celebrare i funerali.

commenta