Politica

PROVINCIA: I GIOVANI DEL PD BACCHETTANO D'ASCANIO

Anche i Giovani Democratici di Campobasso prendono posizione contro il Presidente della Provincia Nicola D’Ascanio imputandogli le responsabilità della crisi. «Sin dall’Assemblea degli autoconvocati di metà maggio, è stato chiaro il disegno del Presidente D’Ascanio volto ad una sua personale affermazione all’interno del Partito Democratico del Molise; non si spiegherebbe altrimenti la scelta di convocare un’assemblea di tutti i suoi sostenitori e di chiedere con grande rilievo mediatico le dimissioni del gruppo dirigente dopo quasi due mesi dalla tornata elettorale del 13 e 14 aprile e numerose assemblee regionali del partito alle quali aveva ritenuto di non partecipare». All'interno dello stesso disegno politico secondo Giuseppe Macoretta e Angelo Trivisonno c'è anche il siluramento di Francesco Di Falco. «Ci rammarichiamo per i toni usati dai sostenitori di D’Ascanio, estranei alla storia del Partito Democratico e dei partiti fondatori, che nell’assemblea regionale di mercoledì scorso hanno dato uno spettacolo penoso, peggiore di quello delle peggiori frange di tifosi, mostrando di voler cercare solo lo scontro violento ( in alcuni casi fisico), accompagnati da orde di sostenitori che probabilmente non hanno aderito al PD, e di non avere ragioni per replicare democraticamente al documento presentato da una parte dell’assemblea. Tuttavia, pur nell’apprezzare la scelta del Segretario Annamaria Macchiarola di reagire all’ennesimo atto unilaterale del Presidente D’Ascanio, dobbiamo esprimere disappunto per il ritardo con il quale è stata convocata la direzione regionale ( dopo ben due settimane passate a discutere a colpi di comunicati stampa) e per il modo con cui è stato presentato il documento (che tuttavia se i sostenitori di D’Ascanio ne avessero dato modo, sarebbe stato votato in assemblea)». I Giovani Democratici auspicano una maggiore trasparenza e condivisione delle scelte politiche.

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