ANGIUS: "NON è IMPOSSIBILE RAGGIUNGERE IL 4%"

Il senatore del Partito Socialista Gavino Angius ieri è stato a Campobasso e Isernia. «Un voto al Partito Socialista è un voto libero ed utile alla democrazia italiana». «Non è affatto impossibile raggiungere l’obiettivo del 4% – ha esordito Gavino Angius – e Berlusconi, ma soprattutto Veltroni, la devono smettere di parlare di voti utili, a loro, ed inutili agli altri. Anche perché – ha continuato – PDL e PD stanno dando un’immagine sbagliata dell’Italia e della sua politica». Un paese dove un litro di latte costa più di un litro di benzina è un paese dove qualcosa non va, ha detto Angius dal palco del comizio pubblico a Campobasso, e la colpa è da ricercare in una classe dirigente che non sta dicendo la verità agli italiani e che non fa ammenda dei propri errori. «Potevamo sciogliere il partito e confluire comodamente (con incarichi e poltrone) nel Partito Democratico, come ci aveva chiesto di fare Veltroni – ha incalzato il capolista socialista alla Camera dei Deputati – ma non potevamo sancire la morte dell’unico Partito Socialista in Italia, in favore di un partito che non è più di sinistra, non è nel socialismo europeo e che ha persino rimosso il colore rosso dalla sua bandiera, che invece è bianca». Sul palco erano presenti anche il segretario regionale del Partito Socialista Giuseppe Scarano e tutti i candidati molisani alle elezioni del 13 e 14 aprile – Michele Pangia e Franco Rainone, Marcello Miniscalco e Pietro Montanaro – che hanno analizzato la situazione politica e sociale in Molise. In particolare, il consigliere regionale Michele Pangia, dopo Gavino Angius, ha ricordato lo stato della ricostruzione post sisma e delle popolazioni del cratere sismico, dove «la ricostruzione e la ripresa produttiva sono ancora lontane. Abbiamo bisogno di sicurezze ed invece si continua a vivere nell’incertezza, visto che a quasi sei anni dal terremoto non sappiamo neppure chi potrà beneficiare delle agevolazioni fiscali».

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