Politica

CASO SANDRI, IL COISP: "ADOTTARE LE NECESSARIE MISURE"

In giorni in cui la Polizia é nell'occhio del ciclone in seguito all'uccisione del giovane tifoso laziale Gabriele Sandri da parte di un agente della stradale di Arezzo, il Coisp interviene con un comunicato che invita tutti alla riflessione. Il segretario provinciale del sindacato di Polizia Michele Grieco accomuna nella nota l'uccisione del giovane Sandri con quella, dello scorso 2 febbraio, dell'ispettore di Polizia Filippo Raciti definendole «circostanze che lasciano attoniti e sgomenti, poiché davanti alla perdita di una vita, c'é tanta amarezza, dolore, commozione e vicinanza a tutte quelle famiglie che perdono inopinatamente un familiare in circostanze così gravi». «Lo sport e il calcio non possono diventare teatri di tragedie alle quali non può porsi rimedio – sostiene il Coisp che aggiunge – ognuno di noi deve sentire sulla propria pelle il bisogno di un mondo migliore, dal quale deve essere bandita ogni forma di violenza e vivere la vita con dignità e rispetto per tutti». Il sindacato di polizia difende l'operato di «agenti che in numero spesso insufficiente per carenza di uomini e mezzi rischiano in prima persona le conseguenze aggressive da parte di chi, per futili motivi o in preda ai fumi dell'alcol in quel momento si fronteggia selvaggiamente». In definitiva il Coisp si inaugura che «il Governo intervaenga fermamente e che adotti tutte le misure necessarie a che il mondo dello sport rimanga cultura di tutti e non si debba piangere mai più la morte di nessuno».

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