Economia & Lavoro

Acquisti in crisi: l'Iperstanda chiude? A rischio 80 dipendenti

Sempre più insistenti le voci di una chiusura a fine estate del grande supermercato del “Costa Verde”. Il personale avrebbe già ricevuto le prime comunicazioni dall’azienda. Incertezza sul futuro della struttura e sul destino del colosso dello shopping.

Sembra che il piano di rilancio del “Costa Verde”, l’impero dello shopping nato alla fine del 2004 a Montenero di Bisaccia, non abbia dato i risultati sperati. Le voci di una chiusura imminente del punto vendita più grande e importante della struttura, l’Iperstanda, sono diventate sempre più insistenti. Voci timide, quasi spaventate fino a qualche settimana fa, che negli ultimi giorni hanno assunto il sapore – amaro, soprattutto per i dipendenti – dell’ufficiosità. Accompagnate addirittura da una data, che circola sulla bocca del personale in servizio presso l’Iperstanda: il 30 settembre.
 
Sembra che sia quello l’ultimo giorno di apertura al pubblico del grande supermercato, che nelle intenzioni dei gestori doveva fungere da richiamo per tutte le altre attività commerciali ma che, alla resa dei conti, si è rivelato una delusione durante i giorni feriali, quando è oggettivamente poco frequentato, e gli acquisti si fermano a livelli minimi. I numeri del fine settimana, decisamente più confortanti, non bastano evidentemente a compensare adeguatamente i registratori di cassa In estate invece, quando le popolazioni di Petacciato e Montenero di Bisaccia raddoppiano, il ‘Costa Verde’ fa il pienone. E infatti l’azienda che gestisce l’ipermercato alimentare avrebbe maturato la difficile decisione di chiudere battenti solo alla fine della stagione, nella speranza di abbassare la saracinesca col danno minimo.
 
I dipendenti, che complessivamente sono un’ottantina e risiedono sul territorio del Basso Molise e del Basso Abruzzo, starebbero ricevendo, a scaglioni, la comunicazione dell’azienda. “Signori, si chiude”: questo il messaggio delle missive, che a dire il vero non sono esattamente una sorpresa visto che si parla di una crisi degli acquisti da iperstore già da alcuni mesi. Prova del fatto che le cose non andassero esattamente bene da un pezzo sono gli affitti dei locali commerciali: il loro prezzo è dimezzato, passando da tremila a mille e cinquecento euro al mese in media. Le nuove ‘tariffe’ dovevano servire a rilanciare il centro commerciale, che prima del Sannicola a Termoli costituiva il più grande riferimento per gli acquisti del territorio.
 
E mentre le voci di una chiusura imminente acquistano credibilità, resta avvolto dal mistero più fitto il futuro di quello spazio, il negozio con la superficie più estesa. E’ improbabile che si lasci il Costaverde senza un negozio alimentari, il settore trainante di qualsiasi centro commerciale, ma non risulta che allo stato attuale ci siano gruppi interessati a occupare il posto lasciato libero. Si vedrà in autunno. Per ora è incerta la sorte dell’iperstore, come degli ottanta dipendenti.

Più informazioni
commenta