Politica

SINDACO INCOMPATIBILE: AVVIATA LA PROCEDURA DI DECADIMENTO

La procedura per la destituzione di Remo Di Giandomenico da sindaco di Termoli è ufficialmente partita questa mattina, 9 dicembre. Dopo le rivelazioni sull’ingresso ufficiale del “Gattone” nel consiglio di amministrazione della Tua, il consigliere dei Ds Filippo Monaco ha scritto al presidente del Consiglio Comunale, Oreste Campopiano, per indurlo a inserire nell’ordine del giorno della prossima seduta dell’assise, quella di lunedì prossimo, il tema dell’incompatibilità nella quale sì è venuto a trovare per sua libera scelta Di Giandomenico: la legge infatti vieta a un primo cittadino di essere contemporaneamente amministratore di una società mista (cioè a capitale sia pubblico che privato) come la Tua.
 
E’ il primo passo di un complicato iter che dovrebbe portare il sindaco a chiarire la sua posizione entro dieci giorni dal consiglio comunale (e cioè scegliere fra il posto in Comune e quello alla Tua) e di conseguenza l’ufficializzazione – dopo altri dieci giorni – della sua decadenza da sindaco con il conseguente scioglimento del Consiglio comunale. Il tutto, è bene ricordarlo, darebbe modo a Di Giandomenico di potersi candidare alla Camera o al Senato senza essere sostituito a Termoli da un Commissario, ma lasciando le redini della città in mano al vice-sindaco e ai suoi assessori.
 
Ed è proprio su questo punto che Monaco, dopo aver scritto a Campopiano, pone l’accento con toni severi. Il consigliere dei Ds, infatti, ricorda che la sua iniziativa viene a coincidere «senza minimamente condividerlo» con il desiderio del Sindaco che preferisce alle dimissioni la destituzione dalla carica «allo scopo di non azzerare, con gli altri organi rappresentativi della città, anche il suo personale controllo politico».
 
Monaco, quindi, spiega che lo scopo della lettera a Campopiano è semplicemente quello di evitare «altre lungaggini e indecorose manfrine in una situazione già di grave degrado delle istituzioni». Dopo aver ricordato che l’attuale vice sindaco, Maria Laura Pace, non è stata eletta ma «è stata cooptata a seguito di un’operazione di potere all’interno delle forze politiche di maggioranza nel maggio del 2003» il consigliere dei Ds si rivolge direttamente ai termolesi che «devono sapere – scrive – che tutta l’operazione messa in atto da Di Giandomenico e l’Udc non ha nella realtà dei fatti alcun aggancio con gli interessi immediati e futuri della città, ma è unicamente rivolta a preservare il più a lungo possibile il potere. In questo senso si spiega anche l’irrispettoso silenzio avuto nei confronti del Consiglio comunale, al quale l’onorevole Sindaco ha deliberatamente taciuto la sopraggiunta incompatibilità con la carica alla quale è stato eletto. Incompatibilità rivelata da alcuni organi di stampa locali».
 
A proposito dell’alone di mistero che ha circondato tutta l’operazione dell’ingresso del Gattone nel cda della Tua, Monaco ha anche rivolto un’interrogazione allo stesso Di Giandomenico per conoscere i bilanci della società mista e, soprattutto, la ragioni che hanno indotto il sindaco «a non informare il Consiglio comunale della sopravvenuta incompatibilità».

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