Primi fermenti in vista delle Amministrative

Movimenti e papabili alla poltrona di Sindaco di Termoli per le elezioni del 26 maggio.

Termoli sta per entrare in piena bagarre elettorale. Il 26 maggio è sempre più vicino e tra meno di un mese saranno ufficialmente noti i nominativi delle candidature sia per la poltrona di primo cittadino ma, anche quelli degli aspiranti consiglieri comunali. Ma che cosa bolle veramente in pentola in riva all’Adriatico? Per capire meglio a che punto siamo arrivati, è necessario fare un piccolo salto indietro e tornare con la memoria all’11 novembre scorso. In quel giorno i molisani furono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Governo regionale. Ora, con il senno di poi, vedendo quello che è successo, si può analizzare meglio quello che vivremo nei prossimi giorni. A livello regionale, l’11 novembre 2002 resterà negli annali per la strepitosa vittoria del centrodestra. Voti quasi incalcolabili separarono Molise Democratico guidato dall’uscente Giovanni Di Stasi e la Casa delle Libertà, il cui timoniere è l’attuale Presidente della Regione, Michele Iorio. Già in quell’occasione si verificò più di una incompresione nella coalizione di centrodestra che, tuttavia, uscì trionfante dalle urne. I cittadini termolesi scelsero in massa la nuova "cordata" di centrodestra. Quasi 5000 voti di differenza tra le due coalizioni, ed è da qui che bisogna partire. Da quel totale di voti che spaccarono la città in due tronconi, quasi 4000 schede elettorali furono marchiate con il simbolo dell’allora Biancofiore (CCD-CDU). Sicuramente un buon risultato per il gruppone capitanato dal sempre verde Remo Di Giandomenico. Tornando alle scorse regionali, la buona riuscita del centrodestra tuttavia non sortì i patti stabiliti tra i vari gruppi e questo fece nascere i primi dissapori tra i partiti della Casa delle Libertà. Ad oggi, sembra che non siano stati rispettati determinati accordi. La Giunta regionale è composta ancora dalle stesse persone nominate all’indomani delle elezioni. Ci fù però la promessa che successivamente la giunta sarebbe stata allargata con altre forze. Tutto questo, ad oggi, non si è ancora verificato e il neonato UDC (Unione Democristiani di Centro) che annovera tra le sue fila CCD, CDU e DE ha iniziato a storcere il naso con la macchina organizzativa regionale. La paura sembra essere quella di dover consegnare soltanto voti ma poi, al momento della spartizione dei "pani e dei pesci", vedere il piatto sempre vuoto. Alle prossime amministrative, tra l’altro, il 26 maggio i cittadini saranno chiamati ad eleggere anche il nuovo direttivo per la provincia. Il Comune di Termoli in tutto ciò, rappresenta sicuramente un ottimo "baluardo" da governare e, rifacendoci alle scorse regionali, dovrebbe fare la differenza in termini di voti anche per l’assegnazione della Provincia.

La campagna elettorale in città è iniziata ufficialmente circa un mese fa quando, durante un consiglio comunale, i consiglieri di minoranza Franco Scurti e Salvatore Ugliola chiesero all’Assise civica di prendere una posizione ben definita riguardo al possibile arrivo di centrali turbogas nel territorio della città. Chiaramente l’intento dei Ds era quello di spaccare la città in due e, ci riuscirono benissimo anche perchè la maggioranza dichiarò di aver già delegato ad esperti lo studio della situazione per poi esprimersi in merito. Il giorno seguente Termoli fu tappezzata di manifesti a firma Ds che annunciavano il mancato accordo tra le due coalizioni. Inizia così la campagna elettorale. Nel centrodestra, come detto, numerosi dissapori al momento allontanano la grande intesa che ha già stravinto alle regionali. Ma qual’è veramente il problema? Questo ancora non è dato saperlo tuttavia sembra che l’attuale sindaco Alberto Montano non goda più della fiducia di buona parte dell’UDC che, da parte sua, sarebbe pronto a gettare nella mischia un suo candidato per la poltrona di primo cittadino.

Il problema però, potrebbe essere anche quello professato da molti che vedono un totale assorbimento degli altri gruppi con Forza Italia. Nel logorio mentale generale, ci ha pensato Luigi Turdò attuale assessore della Giunta di centrodestra nonchè coordinatore cittadino di F.I.; Turdò infatti a mezzo stampa ha rinnovato la fiducia e rilanciato la ricandidatura di Alberto Montano. Di contro ha risposto Pasquale Glave, coordinatore cittadino CDU che ha fatto sapere come il nuovo UDC non starà a guardare, dicendo esplicitamente che il Comune potrebbe avere benissimo un sindaco dell’UDC. Il nuovo gruppo di centro tuttavia è sempre molto disponibile per sedersi ad un tavolo e trattare la questione e quindi un’accordo di massima è sempre dietro l’angolo. Ma quale potrebbe essere questa intesa? Montano ricandidato a Termoli con candidato UDC per la presidenza della Provincia oppure, candidato UDC al Comune e presidenza provinciale a F.I.? Gli Azzurri godono già dell’esplicito placet di A.N., ora resterà da verificare quelle che saranno le decisioni degli adepti del "Gattone"(Di Giandomenico) che, sembra però aver affilato gli artigli. Questo lo si è notato anche nell’ultimo consiglio comunale, interrotto a più riprese per affrontare il problema che ruota intorno al pianeta Sanità. Cosa succede invece al di là della staccionata, nella coalizione di centrosinistra? Dopo la grossolana debacle delle regionali, un’immenso alone di mistero si cela intorno ai lavori dei vari gruppi che attualmente compongono la minoranza in Comune. Guardando quello che succede in Consiglio, solo due persone sarebbero in grado di tener testa ai colleghi di centro destra. Sono il duo diessino Salvatore Ugliola e Franco Scurti, restii da sempre al motto "chi tace acconsente" e diventati ormai le uniche voci ufficiali di coalizione. Gli altri, il più delle volte, si nascondono in un silenzio di difficile interpretazione. Tuttavia con la nascita della nuova Margherita è tutto rimesso in gioco. Fino a poco tempo fa in molti avrebbero scommesso sul nome della Dott.sa Elda Della Fazia (Margherita) come candidato sindaco ma, ultimamente tutto tace. Ambienti vicini al centrosinistra riferiscono che, dopo i primi incontri, nessun accordo ufficiale è ancora scaturito. Ovviamente i due gruppi che si contendono la candidatura del primo cittadino sono i Democratici di sinistra e la Margherita. I Ds tuttavia, non perdono tempo per mettersi in mostra davanti ai cittadini. Infatti, pochi giorni fa, gli stessi sono intervenuti anche con una nota ironico polemica nei confronti dell’attuale sindaco Alberto Montano, criticandone aspramente i cinque anni di amministrazione. Ma chi la spunterà, la vecchia quercia o i nuovi petali? Certamente, la Margherita a parte Elda Della Fazia, potrebbe mettere in campo forze giovani e nuove come Di Falco e Vincitorio che si potrebbero porre con nuove idee davanti all’elettorato. Resta poi sempre da verificare in che modo si porranno Rifondazione Comunista e l’Italia dei Valori anche se la maggior parte dei gruppi si presenteranno uniti quantomeno per cercare di parare i danni riportati quattro mesi or sono.

Tuttavia, tornando sempre all’11 novembre 2001, sembra che potrebbe essere proprio la Margherita a strappare la candidatura. In questo caso i più papabili rimangono proprio Elda Della Fazia, Francesco Di Falco e Fabrizio Vincitorio che, tra le altre cose, sono anche coloro che hanno riscontrato più consensi nella bagarre regionale. In caso il candidato sarà un diessino, allora il nome potrebbe essere quello di un tesserato ma nuovo debuttante sulla scena politica, questo anche guardando sempre i riscontri elettorali dell’11 novembre dove termolesi diessini hanno raccolto poco più di una manciata di voti che gli consentirebbero al massimo di rientrare come consiglieri comunali. Ma come si sa, le amministrative sono sempre tutt’altra storia.

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