Questa volta il numero legale cade durante il dibattito sulle indagini geologiche per le scuole di via Berlinguer e via Sant’Antonio dei Lazzari. La procedura utilizzata dall’amministrazione Battista, oltre a finire nel mirino delle opposizioni, è stata impugnata anche dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. C’è un ricorso al Tar perché, secondo l’ente nazionale, è stato trasgredito il divieto di subappalto in materia.
In Aula, a spiegare che tecnicamente il Comune era in regola, la dirigente Giovanna Iannelli, assente nella seduta in prima convocazione di lunedì scorso. Al Consiglio comunale fornisce una relazione dettagliata, ma non considerata sufficientemente esaustiva dall’opposizione che inizia a chiedere ulteriori informazioni. Il tempo passa, si sforano le 13.30, orario di chiusura della seduta antimeridiana dell’assise. I consiglieri di maggioranza iniziano a lasciare il Municipio, mentre le minoranze continuano ad incalzare la dirigente che sarebbe dovuta andare via e non avrebbe potuto partecipare alla seduta pomeridiana. La tensione inizia a salire.
Poco prima delle 14, il consigliere dei 5 Stelle Simone Cretella chiede la verifica del numero legale. In Aula rispondono in cinque: Durante, Pilone, Cancellario il capogruppo del Pd Trivisonno e il sindaco Antonio Battista. Manca il numero legale e il consiglio comunale cade tra le polemiche delle minoranze.
«La mozione doveva essere discussa prima e non inserita in coda all’ordine del giorno se la dirigente doveva andare via», tuona Cretella. «Tutti hanno pensato ad una mia manovra strategica, ma io ho chiesto il numero legale in buona fede pensando che servisse a far slittare il dibattito al pomeriggio».
L’esponente dei 5 Stelle poi entra nel merito della questione, ossia il metodo utilizzato dall’amministrazione per affidare le indagini geologiche: «L’amministrazione continua a dire che quanto affermato dall’Agcom non è corretto perché non si tratta di un subappalto.
«La maggioranza vuol fare la voce grossa senza avere i numeri», taglia corto Luca Praitano.
Non è la prima volta che a palazzo San Giorgio la maggioranza arranca. «Questa volta – osserva Francesco Pilone – è grave che sia avvenuto durante un dibattito importante, quello sulle indagini geologiche relative all’edilizia scolastica, ho visto la dirigente in affanno». Oltre a stigmatizzare la gestione dei lavori dell’Aula, il capogruppo di Democrazia popolare lancia una bordata alla coalizione di Antonio Battista: «Ormai la maggioranza scappa».
Il consiglio sarà riconvocato e la mozione sarà inserita di nuovo nell’agenda dei lavori. «L’argomento sarà riaffrontato nuovamente – assicura il presidente dell’assise Durante – alla presenza della dirigente Iannelli e del geometra Medoro».
Il problema politico resta: i lavori a singhiozzo e un’Aula spesso distratta non consentono forse di amministrare per il bene della città.