Per chiudere la trattativa – seguitissima in città – c’è un dettaglio non trascurabile: il budget. Il Comune di Campobasso ha messo sul tavolo una cifra simile a quella spesa l’anno scorso per Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana. Antonello Venditti, con la sua lunghissima carriera, ha un cachet un po’ più alto. Insomma, al momento esiste una differenza tra domanda e offerta che è di qualche migliaia di euro.
Ma c’è un elemento che potrebbe fare la differenza: l’attaccamento dell’artista alla terra suoi nonni. La famiglia di Antonello Venditti è originaria di Campolieto, il paese a pochi chilometri da Campobasso dove c’è ancora la casa del nonno. Insomma, la sua molisanità potrebbe essere la molla decisiva per sancire l’intesa. Di sicuro, è la carta su cui l’amministrazione Battista ha deciso di puntare per provare a spuntarla nella trattativa. Del resto, quando si esibì nel 2006, l’artista non nascose sul palco la sua emozione di essere tornato a Campobasso, la stessa città a cui sono legati tanti ricordi di quando era un bambino. In quell’occasione, a concerto finito, disse pure che in Molise sarebbe tornato volentieri.
Per questo, in Municipio si respira un clima di fiducia: per molti la stretta di mano con Antonello Venditti ci sarà, se non altro per un fatto di vicinanza alla terra che ha dato i natali ai suoi parenti.

Certo, una parte della città continua a sperare che sul palco di piazza Prefettura, per la serata finale del Corpus Domini, salga Alex Britti: nei giorni scorsi il cantautore romano aveva scalato la classifica delle preferenze della maggioranza di palazzo San Giorgio. Ma le speranze di vederlo nel capoluogo molisano sono ridotte al lumicino. L’amministrazione ha fatto una scelta diversa optando per un artista che ha un repertorio vastissimo e molto popolare.