![]() |
L’Area Urbana di Termoli comprende infatti quattro Comuni: oltre alla città adriatica, ci sono Campomarino, San Giacomo degli Schiavoni e Guglionesi che hanno deciso di mettersi insieme per la realizzazione di infrastrutture e interventi volti a migliorare il territorio sotto il punto di vista economico-sociale. «Le priorità – ha dichiarato Angelo Sbrocca in consiglio comunale – sono la mobilità sostenibile, il sociale e il turismo sostenibile».
Proprio a proposito di mobilità sostenibile ecco il progetto forse più appariscente: la via Nova del Mare «una infrastruttura leggera in grado di supportare lo sviluppo di aree marginali e riqualificare quelle degradate, nonché fornire nuovi servizi e opportunità di svago». Prevista quindi la realizzazione di «una rete infrastrutturale leggera di mobilità sostenibile e intermodale (pedonale, ciclabile, carrabile con mezzi elettrici, su ferro lungo alcuni tratti di ferrovia in via di dismissione)». La via Nova del Mare, definita in consiglio una "ciclovia, sarà costituita da diverse strade non carrabili, tutte connesse fra loro.
Tre di esse si snoderanno su altrettanti camminamenti di pianura quali le lungovalli del Biferno, del Sinarca e di Rio Vivo, mentre l’ultimo sarà di media collina lungo il tracciato Termoli-San Giacomo-Guglionesi-Montecilfone-Palata. I punti di intersezione, secondo quanto riporta il documento programmatico, saranno i principali nodi strategici di attrazione turistica sotto vari punti di vista: culturale, ambientale, storico, enogastronomico, sportivo, legato al benessere.
Il progetto è composto da parti diverse, a cominciare dalla litoranea Termoli-Campomarino col proseguimento della pista pedonale e ciclabile che attualmente partono dal porto di Termoli e si dirigono verso Rio Vivo per poi interrompersi all’altezza dei lidi balneari sud della città. Prevista la realizzazione di quattro chilometri di viabilità «valorizzata da alberi, piste ciclabili e collegamenti con la mobilità sostenibile, la riqualificazione di fasce di territorio adiacenti degradate, in cui sono carenti servizi e infrastrutture». Secondo quanto si legge sul documento strategico «il nuovo tracciato sarà dotato di fibra ottica o reti wireless a disposizione degli utenti, di un sistema di mobilità con mezzi elettrici pubblici e privati, possibilità di car sharing e bike sharing, oltre ad aree di sosta per pedoni e mezzi».
Il secondo tratto sarà il completamento del lungomare nord-Petacciato.
Chiaramente nell’idea di nuova mobilità c’è tanto altro. Il Comune di Termoli fa molto affidamento sull’approvazione del nuovo piano regolatore portuale e intende sviluppare una rete di collegamento con l’altra sponda dell’Adriatico, in particolare col porto croato di Ploce, nonché quelli di Spalato e Dubrovnik. «L’istituzione di un’eventuale entrata in servizio della linea Termoli-Ploce consentirebbe un aumento del 20 per cento del traffico marittimo complessivo» sostengono i redattori del documento strategico.