![]() |
Una volontaria dell’Enpa, in alto l’assessora Salvatore e in homepage il canile di Santo Stefano ieri mattina |
Le difficoltà, inevitabili, si sono registrate anche nel canile comunale rimasto senza soccorsi per un paio di giorni a causa delle difficoltà a raggiungere la struttura che si trova su una collinetta molto scoperta nella frazione di Santo Stefano.
Il 5 gennaio è stato il primo giorno di neve, il 6 una giornata già critica per Campobasso con i mezzi straimpegnati sulla città. «Il tempo materiale di organizzarci e il giorno seguente, cioè il 7, abbiamo raggiunto il canile con sei operatori, una turbina e alcuni volontari che ringraziamo perché hanno contribuito a spalare la neve nei box e liberare gli ingressi» spiega l’assessora alle Politiche sociali, Alessandra Salvatore.
Il video nella bufera e gli appelli per cibo e coperte circolati in rete hanno prodotto un effetto domino dalle conseguenze disastrose per l’immagine del Comune che ora sta valutando anche una denuncia alla polizia postale.
«Questa amministrazione non è affatto insensibile ai cani, il sindaco ha firmato una ordinanza anti botti a Natale e Capodanno per la tutela e il benessere degli animali, abbiamo presentato un progetto per la riqualificazione del canile comunale, quest’anno avvieremo una campagna adozioni dando dei buoni da spendere in cure veterinarie a chi prende un cane dalla nostra struttura. Il centralino di Palazzo San Giorgio è stato sommerso di chiamate, tante persone, sono convinta, erano anche in buona fede ma tante volevano solo attaccarci e metterci in cattiva luce quando invece il canile è stato raggiunto dall’Amministrazione e nessun dei 260 ospiti, tra l’altro parliamo di cani molto anziani, è stato ritrovato morto».
Ulteriori difficoltà hanno creato anche gli appelli per il cibo: «Se c’è una cosa che non scarseggia sono proprio scatolame e croccantini, la Gener Service (la ditta che si è aggiudicata l’appalto per la gestione del canile, ndr) segnala sempre, assieme ai volontari e al servizio veterinario eventuali carenze».
Eppure le scorte sono arrivate ugualmente «ma i depositi – spiegano dal Municipio sono pieni quindi è inutile presentarsi al canile con i rifornimenti perché non è possibile scaricare alcunché. Ringraziamo il lavoro prezioso dei volontari che si sono mobilitati solo in occasione della nevicata, ma prendiamo atto che tra loro ce n’è qualcuno che continua a diffondere notizie prive di fondamento ed immagini che mirano a fare irresponsabile sensazionalismo creando come unico effetto il discredito del lavoro degli operatori e la mobilitazione di tanti attivisti da tutta Italia che, in buona fede, si presentano all’improvviso in canile (dove peraltro non è più possibile scaricare alcunché) con materiale di cui il canile non necessita. I volontari, anche quelli che sono in buona fede, sono diffidati dal continuare con simili condotte. Gli stessi scavalcando il Comune di Campobasso con cui dovrebbero coordinarsi, preferiscono interfacciarsi con associazioni animaliste di fuori regione che, non conoscendo le reali condizioni in cui sono ospitati i cani nella struttura di Santo Stefano, continuano a subissare di telefonate il centralino del Comune di Campobasso, della Questura e dei Vigili del Fuoco, arrivando a minacciare il personale e l’amministrazione di Palazzo San Giorgio. Comportamenti questi che non sono di aiuto alla gestione dell’emergenza neve in canile ma che creano soltanto disservizi all’intera macchina degli aiuti in città».
L’unica associazione che si è coordinata con il Comune è stata la sezione provinciale dell’Enpa la quale, anche dalla sua pagina facebook, pur documentando le difficoltà riscontrate non ha mai attaccato l’Amministrazione: «Ci hanno chiesto di cosa avevamo bisogno e se potevano consegnare delle cucce nuove, abbiamo detto sì, quello è materiale utile come del resto lo è stato la manodopera fornita nei giorni peggiori di questa emergenza che, ripeto, come Comune abbiamo affrontato tanto che oggi la situazione sta lentamente tornando alla normalità».
Esattamente come sta avvenendo in tutto il resto della città.