Economia & Lavoro

I motori del futuro partono da Termoli: presentato il Multiair

E’ stata lanciata in queste ore negli stabilimenti Fiat del Nucleo industriale di Termoli la produzione dei motori Multiair. I propulsori di nuova generazione permetteranno di abbattere consumi ed emissioni ed aumenteranno la potenza della vettura. La produzione in grande serie non avrà inizio prima di settembre e precederà l’avvio negli stabilimenti indiani e brasiliani.

La produzione dei nuovi motori “Multiair” della Fiat è partita da Termoli in queste ore. L’avveniristica tecnologia permetterà alla casa automobilistica torinese di mettere sul mercato motori innovativi sia per le prestazioni, che per i consumi che per le emissioni. Insomma un vero e proprio salto di qualità che ha preso il via dagli stabilimenti del Nucleo industriale di Termoli.

E’ in realtà solo il principio della produzione vera e propria che è indicata per settembre 2009 ma che probabilmente non avverrà prima del 2010. In queste ore gli operai Fiat del settore Motori 16 valvole stanno prendendo confidenza con questi nuovi propulsori Fire 1.4 che vanno da 105 a 170 cavalli. Gli esperti parlano di miglioramenti che toccano il 40% di emissioni di particolato in meno, 10% di incremento di potenza e riduzione del 10% di consumi ed emissioni di anidride carbonica. Si calcola che dagli stabilimenti termolesi escano in queste ore non più di 12-15 motori Multiair completi e pronti per essere montati. In questi giorni i propulsori che passano sulle catene di montaggio vengono analizzati nei dettagli per capire se possono esserci intoppi di qualche genere.

La tecnologia Multiair era stata presentata nei dettagli allo scorso Salone dell’Auto di Ginevra svoltosi a marzo. I Multiair cominceranno ad essere montati sulle Alfa Romeo Mito e in seguito su tutta la produzione di casa Fiat. Il lancio negli stabilimenti Fpt di Termoli precede di poco il lancio della grande produzione a livello mondiale che vedrà in prima fila gli stabilimenti dell’azienda di casa Agnelli in Brasile e in India. I vertici aziendali non sembrano avere fretta per la produzione di questi nuovi propulsori anche perché la produzione termolese procede in questi giorni a gonfie vele e arriva fino a 3300 motori prodotti al giorno.

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