Cronache

Non mandavano i figli di 10 anni a scuola e li portavano in giro “per lavoro”. Denunciati

Una coppia residente a Santa Croce di Magliano, di nazionalità italiana, denunciata alla Procura dopo gli accertamenti dei carabinieri, che hanno documentato come i due figli, di 10 e 11 anni, iscritti alle elementari, non frequentassero quasi mai le lezioni didattiche perchè obbligati da madre a padre a seguirli per non meglio precisate ragioni "di lavoro" sul territorio molisano.

Invece di aiutare i figli a vestirsi e a preparare lo zainetto ogni mattina per andare a scuola, li caricavano in auto e li portavano in giro per il Molise, impegnandoli in un non meglio precisato “lavoro” sul quale comprensibilmente gli inquirenti non si sbilanciano, visto che le indagini sono ancora in corso e c’è l’esigenza di mettere al riparo i bambini da violazioni di privacy.

Per il momento però padre e madre, entrambi giovani e genitori di due bambini di 10 e 11 anni, iscritti alla scuola elementare di Santa Croce di Magliano, sono stati denunciati. Il reato a loro carico è quello di “inosservanza degli obblighi di istruzione ai minori”, e rientra nel fenomeno – che purtroppo non è stato assolutamente debellato – della cosiddetta dispersione scolastica. Un fenomeno che, secondo i dati degli Istituti di ricerca nazionali, vede il Molise regione virtuosa con una percentuale di giovani che non hanno concluso l’obbligo scolastico di 9,9 %, al di sotto della media europea che è del 12,8%.

Eppure situazioni come quella scoperta dai Carabinieri della stazione di Santa Croce di Magliano, che hanno documentato la vicenda, continuano a esistere anche in comunità piccole dove ci si conosce tutti e dove le segnalazioni in questo senso sono fortunatamente ancora presenti.

In questo caso specifico a dare l’allarme è stato lo stesso dirigente scolastico che ha riscontrato come i due ragazzini frequentassero la scuola molto occasionalmente, nell’ordine di uno o due giorni di lezione al mese. L’allarme, supportato anche dalle assistenti sociali, è arrivato nella caserma: i militari hanno effettuato una serie di controlli mirati nelle scuole, sia primarie che secondarie, del territorio.

Al termine delle verifiche i carabinieri hanno denunciato all’autorità giudiziaria una coppia di genitori del posto che senza alcuna giustificazione ometteva di far frequentare ai due figli minori la scuola dell’obbligo, privandoli del diritto all’istruzione e facendo venir meno la possibilità per i figli di imparare, crescere, confrontarsi con i coetanei e apprendere le regole non solo dell’istruzione ma anche della vita.

Un reato decisamente serio quello contestato, per gli evidenti risvolti sociali che implica, tanto più che in questo caso non si parla di una coppia che proviene dalla pur nutrita comunità rom, dove invece i minori frequentano le scuole dell’obbligo senza eccezioni, ma da una famiglia italiana, che pur in difficoltà economica può contare, come difatti già accaduto, sull’aiuto pubblico.

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