Politica

I pentastellati scelgono il loro Governatore: è Andrea Greco, 32 anni. Ha battuto Patrizia Manzo

212 preferenze contro le 154 assegnate alla consigliere regionale uscente. Il giovane consulente legale del M5S, agnonese, sarà il candidato presidente della Regione Molise. La scelta dopo due giorni di ballottaggio sulla piattaforma Rousseau, dove si sono espressi i molisani. Patrizia Manzo sarà chiaramente candidata sulla lista targata M5S, mentre è stato escluso per "violazione del codice etico" Vincenzo Musacchio, che polemizza su Facebook.

Con 212 preferenze Andrea Greco, 32 anni, laurea in legge e consulente legale in Consiglio Regionale nell’ufficio del 5 Stelle, è il vincitore del ballottaggio per scegliere il candidato alla carica di Governatore del Molise. Patrizia Manzo, consigliera regionale uscente, si è fermata a 154 voti. La democrazia del web è anche questo, e senza alcuna trattativa, negoziazione estenuante, litigi e scontri di sorta, il nome è annunciato alle 20 di giovedì 8 marzo sul blog delle Stelle, come da prassi. Qualche minuto prima però c’è già qualcuno che azzarda un “ciao Presidente” sul suo profilo facebook.
La nota ufficiale arriva poco dopo: «Andrea Greco è il candidato Governatore del MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni Regionali del 22 aprile. È stato deciso qualche minuto fa al termine della votazione online tra i nostri iscritti certificati avvenuta sulla piattaforma di condivisione Rousseau. La stessa votazione ha definito anche la composizione della lista dei candidati Consiglieri, formata sulla base dei nominativi più votati tenendo in considerazione le quote di genere e comunque in attesa degli ultimi adeguamenti formali. In questo modo il MoVimento 5 Stelle in Molise è la prima forza politica a poter annunciare sia il candidato Governatore che la squadra di candidati Consiglieri. Un team di tante diverse professionalità, un mix di testa e cuore, gli stessi ingredienti che ci hanno garantito la vittoria alle elezioni Politiche».

33 anni da compiere. Una sottolineatura anagrafica fatta con orgoglio dal Movimento molisano: «È il candidato Governatore più giovane della storia politica molisana» controbilanciata da un appunto sulla esperienza: «Negli ultimi 5 anni è stato consulente giuridico e uno dei collaboratori del gruppo consiliare che ha coadiuvato i nostri portavoce in Consiglio regionale Antonio Federico, ora deputato M5S, e Patrizia Manzo che è uno dei pilastri insostituibili del MoVimento 5 Stelle in Molise». Nessuno screzio quindi con la sconfitta Patrizia Manzo, 39 anni, primo volto della lista di candidati consiglieri per le elezioni Regionali. Insieme con lei ci sono Valerio Fontana, Fabio De Chirico, Vittorio Monaco, Marialuisa Angelone, Marco Leva, Luigina Nuonno, Oreste Scurti, Angelo Primiani, Rita Santoro, Gianluca Monturano, Vittorio Nola, Adriana Niro, Paola Raspa, Pierluigi Caruso, Giuseppe Boccardi, Pietro Terzano, Alberto Gentili, Pasquale De Notariis, Stefania Gentile e via, man mano che le preferenze scendono. È il sistema dei pentastellati, lo stesso utilizzato per selezionare i candidati a Montecitorio e Palazzo Madama nella competizione dello scorso 4 marzo, che in Molise ha eletto Antonio Federico, Rosa Alba Testamento, Fabrizio Ortis e Luigi Di Marzio.

Un sistema che quantomeno ha il merito di essere rapido. Velocissimo.. «Mentre le coalizioni di centrodestra e centrosinistra, ancora sotto shock per i risultati delle Politiche, sono alle prese con i soliti giochetti sottobanco, il MoVimento 5 Stelle in maniera democratica e condivisa ha già scelto la sua squadra per le Regionali» si legge ancora nella nota.

Una votazione, quella terminata alle 19 dell’8 marzo, nella quale non è mancata qualche polemica. «Sono stato escluso dal ballottaggio alla presidenza della Regione con il M5S per un articolo di giornale del 2017 che violerebbe il codice etico. Non ho avuto alcuna possibilità di contraddittorio e senza comunicazione alcuna se non quella telefonica datami da Roberto Gravina pochi minuti fa… Ognuno tragga le sue conclusioni… Di nuovo grazie a tutti»: questo il messaggio con il quale il presidente della scuola di legalità don Peppe Diana Vincenzo Musacchio, tra i cinque più votati nella rosa di settanta candidati ammessi alle consultazioni online per comporre la lista pentastellata della Regione, informa su Facebook della sua esclusione. Una esclusione che secondo i garanti sarebbe motivata da affermazioni fatte nel dicembre scorso, quando Musacchio aveva ipotizzato di unirsi a movimenti civici qualora fosse stato escluso dalle Primarie a 5 Stelle. La frase “incriminata”, riportata in un suo comunicato stampa, è questa: «Non ho abbandonato l’esperienza di candidato presidente con il M5S ma se si creeranno meccanismi ad escludendum potremmo mettere in campo l’idea di un nuovo movimento o l’adesione ad uno già esistente del quale condividiamo idee e principi. Vorremmo una forza politica fatta di uomini totalmente nuovi».
Il professore cinquantenne di Portocannone non l’ha presa benissimo, lasciando intendere che dietro la decisione presa dai garanti del voto sulla piattaforma Rousseau ci sia una sorta di conservazione a tutti i costi del “cerchio magico” del movimento molisano.
Secco il chiarimento dei 5 Stelle: «A proposito della votazione online, specifichiamo che come da Regolamento lo staff nazionale si è riservato di togliere dalla lista dei candidati (sia alla carica di Consigliere che a quella di Governatore) chiunque in qualsiasi forma abbia contravvenuto alle regole dello Statuto e/o del Codice etico a conoscenza di tutti gli iscritti. Gli esclusi, in proposito, possono contattare direttamente lo staff nazionale per qualsiasi delucidazione. Come previsto dal Regolamento, inoltre, alcuni candidati alla carica di Governatore hanno potuto scegliere spontaneamente di rinunciare alla candidatura».

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