Si accendono i motori per le regionali

Da Ulivo a Molise 2.0. I ’mille’ assegnano leadership a Ruta: sarà l’anti-Frattura fotogallery

Il fondatore dell’Ulivo 2.0 correrà per la presidenza della Regione Molise dopo essere stato scelto per acclamazione dall’assemblea dei mille questo pomeriggio, 25 febbraio, che si è riunita al palazzetto di via Sturzo. Ruta ha presentato la sua candidatura a cinque minuti dalla chiusura dei termini previsti dal regolamento. Dopo il ritiro dei suoi avversari, Adele Fraracci e Angelo Di Stefano, Ruta viene designato come candidato governatore del nuovo contenitore, Molise 2.0, che prende il posto dell’Ulivo 2.0. "Nessuno in questa regione deve restare solo, abbandonato al suo destino", la priorità delineata dall’aspirante presidente. E poi "affronteremo l’emergenza lavoro: se sarò eletto, il 30 aprile convocherò il partenariato economico e sociale per un piano straordinario".

Non tornerà a scuola, come aveva annunciato pochi giorni dopo aver rifiutato l’offerta di una ricandidatura al Senato. C’è la campagna elettorale da affrontare: quella per la Regione. Roberto Ruta sarà della sfida dopo la consacrazione da parte dell’assemblea dei mille. È lui il candidato governatore scelto per rappresentare l’Ulivo 2.0, pardon il Molise 2.0, l’evoluzione della prima ‘creatura’ lanciata la scorsa estate per ufficializzare lo strappo con Paolo di Laura Frattura e con la coalizione ’targata’ Aldo Patriciello. Un tandem che forse si ripresenterà agli elettori il prossimo 22 aprile.

In attesa di capire se il Pd riconfermerà il presidente uscente (dipenderà pure dall’esito delle Politiche del 4 marzo, ndr), i partiti e i movimenti che hanno aderito alla squadra rutiana consacrano la leadership del suo fondatore nel gelido pomeriggio del 25 febbraio. Un esito probabilmente scontato per il ‘Prodi molisano’ alla fine della convention in stile americano organizzata nel capoluogo. Di delegati ce ne sono più di mille al palazzetto ‘Sturzo’ dove risuonano le note della canzone ‘Meraviglioso’ dei Negramaro. Un segno dei tempi che cambiano.

«Siamo 1300 ed è meraviglioso», dice Ruta. «Siamo più dei 600 che erano all’hotel Dora per il cognato di Patriciello», commenta qualcun altro riferendosi a Mario Pietracupa. Una prima vittoria è la partecipazione, insomma. «Questa è una grande assemblea di popolo, è bellissima perché è spontanea», sottolinea invece Costanza Carriero, vice presidente del Pd.

Nel parterre tanti esponenti della politica: ci sono Nunzio Ruta (padre di Roberto), Augusto Massa e Gaspero di Lisa, il consigliere regionale Francesco Totaro, l’avvocato Oreste Campopiano, il rettore dell’Università Gianmaria Palmieri, l’ex commissario di Molise Acque Piero Neri. Si affaccia, ma solo per “un saluto agli amici”, pure l’avvocato Mariano Prencipe. Sul palco coloro che hanno aderito per primi a questo progetto: Danilo Leva (Leu), Carmine Trematerra (Socialisti in movimento), Michele Durante (Possibile), Vincenzo Notarangelo (Sinistra italiana), Nicola Macoretta (Comunisti italiani), Ivan Perreira (Idv).

Dopo l’approvazione dei sei punti programmatici (infrastrutture, lavoro, sociale, cultura, ambiente e turismo, salute), riflettori puntati sui candidati: la professoressa Adele Fraracci di Democratic@ e Angelo Di Stefano (Idv) che ufficializzano la volontà di prendere la guida dell’Ulivo 2.0 alla vigilia della convention, poi nel pomeriggio decidono di fare un passo indietro a favore di Ruta. «Ha presentato la sua candidatura a cinque minuti dalla fine dei termini», spiega Mino Dentizzi, il medico designato presidente dell’assemblea.

Si inizia a intuire come finirà quando Danilo Leva scandisce sul palco che «Roberto può incarnare l’idea di un centrosinistra largo, che include progressisti e cattolici».È profeta ‘in patria’.

Il senatore del Pd inizia a parlare poco prima delle 18 sottolineando che «è un giorno da lupi, abbiamo sfidato Burian e ora siamo pronti a sfidare chiunque, non abbiamo paura di nessuno» perché «siamo il Molise che meraviglia». Parole che pronuncia illustrando il nuovo nome del contenitore creato, Molise 2.0, per le Regionali. «È il secondo Molise che vogliamo costruire, il Molise che non ti aspetti, quello che ti meraviglia», sottolinea. Ricorda i più importanti risultati ottenuti in Parlamento nei cinque anni da senatore: l’inserimento di Termoli e della fascia costiera nelle zone economiche speciali è il primo che cita.

Svela di aver incontrato imprenditori che ora vogliono investire in Molise: «Sono cinque aziende che porteranno lavoro, non inquinano e creeranno un indotto. Questo era quello che doveva fare il presidente della Regione: l’ambasciatore del Molise in Italia e nel mondo per far scoprire e portare lavoro nella nostra regione», sottolinea alzando i toni. E poi l’approvazione dell’Area di crisi complessa, risultato raggiunto con Danilo Leva, la cassa integrazione per Gam, il via libera al Parco nazionale del Matese. «Realizzeremo il Parco delle morge e quello dell’Alto Molise perché abbiamo una risorsa da valorizzare che è il nostro territorio».

In cima all’agenda ci sono i giovani. «Faremo una lista, la chiameremo ’30 e lode’ composta da ragazzi così se vinciamo avremo in Consiglio regionale due o tre esponenti con 20-30 anni. La nostra sarà una squadra tutta nuova», incalza. Il primo atto? La risoluzione dell’emergenza lavoro: «Se sarò eletto, il 30 aprile convocherò le parti sociali, imprenditori, sindacati per mettere in piedi un piano straordinario per il lavoro, per i giovani e per i meno giovani che hanno famiglia a carico. Lo avevo chiesto sul marciapiedi di piazza Prefettura».

Il riferimento è al ‘patto’ con Paolo di Laura Frattura presentato alla stampa davanti al bar Lupacchioli. «Era uno dei punti di quel patto» evidentemente tradito. «Individueremo risorse, misure, azioni e risorse per riuscire a mettere in campo entro la fine dell’anno un piano straordinario per il lavoro». Ma, mette in guardia, «non sarò l’uomo solo al comando, decideremo tutta la squadra insieme». E ancora: la sanità. «L’80 per cento dei posti letto sarà destinato al pubblico perché per noi la sanità è pubblica, forte e di qualità. Noi siamo innanzitutto centrosinistra e Ulivo 2.0». Infine, la chiamata alle armi: «Candidiamoci perchè dobbiamo liberare questa regione». Finisce con una dichiarazione d’amore per il Molise e per la sua gente, sulle note della canzone di Rino Gaetano ‘A mano a mano’.

Roberto Ruta è il primo candidato governatore del centrosinistra. Chissà se il 22 aprile si troverà di fronte Paolo di Laura Frattura, colui che lo stesso senatore lanciò sulla scena politica molisana nel 2011 quando l’architetto era il presidente della Camera di Commercio.

SP

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