Cronache

Circolo Vela ancora nel mirino. Ladri rubano gommone da 7mila euro prestato dalla Federazione

Ignoti in azione al Circolo della Vela Mario Cariello di Termoli. Hanno rubato un gommone in prestito alla struttura del valore di sette mila euro sfondando il cancello di ferro con una macchina con ruote motrici e sono scappati nella notte. Le indagini sono affidate ai Carabinieri del Nucleo operativo di Termoli. Solo un mese fa l’associazione aveva subito il danneggiamento di altri gommoni.

Continua senza sosta l’escalation di furti nella città adriatica. Nel mirino dei ladri è finito il Circolo della Vela “Mario Cariello” di Termoli che, lo scorso 7 febbraio, è stato vittima di un colpo ben organizzato: dopo aver sfondato il cancello, i malviventi hanno portato via un gommone in prestito alla città Adriatica. «Hanno preso il gommone appartenente alla Fiv, Federazione italiana vela, che avevamo preso in prestito per una regata che si è svolta nelle scorse settimane – commenta il presidente Maurizio Dicenso –. Aspettavamo che venissero a riprenderlo».

Gli ignoti hanno atteso la chiusura delle 18 per colpire, a bordo di una macchina di grossa cilindrata che ha permesso loro non solo di sfondare il cancello di ferro, ma di scappare senza il pericolo di restare bloccati sulla sabbia: «Pensiamo fossero a bordo di un 4×4 – continua Dicenso – Con una macchina diversa, senza ruote motrici, sarebbero rimasti bloccati visto che la sabbia era anche bagnata dalle pioggia».

La struttura è dotata di telecamere, ma negli ultimi giorni si sono susseguiti dei malfunzionamenti ed al momento del colpo non hanno effettuato le riprese come conferma Dicenso che conclude: «Le telecamere non stavano registrando, forse a causa di un ammanco di corrente senza che ce ne accorgessimo. Le abbiamo visionate, ma non c’è nulla. Abbiamo provveduto a fare denuncia al comando dei Carabinieri che ora investigheranno».

Il circolo era già stato presa di mira a Capodanno, ma in quell’occasione furono tagliati i tubolari dei gommoni e il danno si aggirava fra gli 8 e i 10mila euro. Anche stavolta è grave il danno economico: oltre al valore del mezzo, stimato dal presidente Dicenso intorno alle 7-8mila euro, c’è anche il cancello sfondato che dovrà essere riparato.

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