Più della metà delle attività controllate dai Nas di Campobasso nel 2017 era fuori norma. Numerose le multe per un totale vicino al mezzo milione di euro e ben 75 esercizi chiusi perché non rispettavano le regole, per un totale che arriva a una cifra di 3,9 milioni. Sono i punti principali del bilancio 2017 dei controlli del Nas di Campobasso, coordinato dal Comandante Luogotenente Di Vito Mario, per tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini molisani.
Il totale è infatti di 684 attività controllate e 480 sanzioni effettuate in attività commerciali che operano in vari settori, dalla produzione e vendita di alimenti alla sanità pubblica. Circa il 55 per cento delle attività ispezionate sono risultate essere “non regolamentari” per violazioni di carattere penale e amministrativo. Ben 103 persone sono state denunciate alle competenti Procure della Repubblica, mentre 330 sono state segnalate all’autorità sanitaria e amministrativa.
Sono state fatte480 multe per un importo di 475 mila euro e sequestrati 4 mila chili di alimenti (prevalentemente carne e pesce) per un valore commerciale di circa 100 mila euro. Chiuse 75 attività (depositi alimenti, ristoranti, case di riposo e studi medici polispecialistici) per un valore di circa 3 milioni 900 mila euro.
Tra le violazioni penali più frequenti nel settore alimentare è stata accertata la somministrazione di alimenti surgelati, non indicati come tali nel menù, e la vendita di prodotti ittici diversi per qualità e provenienza da quella dichiarata in etichetta. Pratica ormai fin troppo comune quella scoperta dai Nas in tantissime occasioni: pesce “decongelato” venduto come “pesce fresco” e “pesce allevato” come “pesce pescato”. Particolarmente grave quanto verificato nel periodo natalizio, nel corso di controlli in tre fiere dei Comuni del Basso Molise. Sono state infatti riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali che hanno portato la competente Autorità Sanitaria a deciderne l’immediata chiusura fino al completo ripristino dei requisiti richiesti dalla legge.
Nel settore della sanità sono stati effettuati numerosi controlli in strutture sanitarie pubbliche e private (ospedali, poliambulatori, case di riposo e cliniche). Sono state segnalate alle competenti autorità giudiziarie e amministrative le irregolarità riscontrate che riguardano violazioni sul mancato rispetto dei capitolati d’appalto, norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, mancanza di requisiti abilitativi/professionali e mancanza di autorizzazioni per l’esercizio di attività sanitarie specifiche.
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