Politica

Crisi del lavoro, il Consiglio regionale non decide niente: tutto rinviato a dopo Natale

Dal Comitato dei lavoratori per la mobilità in deroga agli ex operai della Gam, dagli ex dipendenti Ittierre ai cantonieri della Provincia di Isernia fino ai precari della sanità, agli ex lavoratori dello Zuccherificio e al comitato ‘Uguali’ che lotta per il contributo dei disabili: decine di ex lavoratori ’assediano’ palazzo D’Aimmo. Ma le loro speranze vengono illuse: l’Aula affronterà la vertenza Atm e i problemi della mobilità in deroga solo il 29 dicembre.

Voci e volti differenti. Un unico problema: l’assenza di lavoro. Decine di persone sfidano il freddo e la neve, alle 10 di oggi – 19 dicembre – si presentano puntuali in via IV Novembre per incalzare il Consiglio regionale ad una presa di responsabilità. E’ una piccola rappresentanza: l’emergenza interessa invece 3mila lavoratori. Dal Comitato dei lavoratori per la mobilità in deroga agli ex operai della Gam, dagli ex dipendenti Ittierre ai cantonieri della Provincia di Isernia fino ai precari della sanità, agli ex lavoratori dello Zuccherificio e al comitato ‘Uguali’ che lotta per il contributo dei disabili. Per loro, che presto si riuniranno in un unico coordinamento come proposto da Emilio Izzo, sarà un Natale senza speranze di un futuro.

Il loro grido d’aiuto è stato rilanciato dai vescovi molisani. Giancarlo Bregantini, ad esempio, ha inviato proprio oggi al capo dell’Esecutivo regionale una lettera. Ma la risposta della Regione non arriva. La politica fa spallucce e rinvia tutto al 29 dicembre. Tra Natale e Capodanno la seduta monotematica per affrontare due emergenze: quella dei 1744 lavoratori in mobilità in deroga e la vertenza degli autisti dell’Atm, la società più importante del trasporto pubblico extraurbano. I primi chiedono le tredici mensilità arretrate del 2015 e del 2016, gli altri vorrebbero le spettanze dovute, oltre alla revoca della concessione all’azienda di Giuseppe Larivera.

Le loro speranze vengono illuse quando, al mattino, i lavori dell’assise di via IV Novembre vengono rinviati prima al pomeriggio, poi addirittura al 29 dicembre, per l’assenza del governatore Paolo di Laura Frattura e dell’assessore ai Trasporti Pierpaolo Nagni.
Invece ai lavoratori della mobilità in deroga, l’assessore al ramo Carlo Veneziale dice: «La Legge Finanziaria nazionale, in via di approvazione, potrebbe fornirci delle indicazioni utili sull’utilizzo degli 8 milioni». Fondi dedicati alle politiche attive previsti nella delibera di Giunta regionale numero 638 del 30 dicembre 2016 che consentirebbero di saldare le mensilità dei lavoratori in mobilità in deroga.

Nel palazzo ‘riappaiono’ pure alcuni rappresentanti sindacali della Gam. Chiedono un incontro al presidente del Consiglio regionale Vincenzo Cotugno e ai rappresentanti della Giunta. «Ci sono problemi per la ripartenza del settore avicolo», spiega a Primonumero Mauro Latessa (Cgil). «A fine novembre era atteso un incontro al Ministero e non si è svolto. Non è stato approvato il Psr, Amadori sta vendendo il centro polli di Santa Maria del Molise e riaprirà la Gam non prima di qualche anno», il suo sfogo.

Diversa l’opinione Giancarlo D’Ilio (Cisl): «Quest’anno il 28 dicembre ci sarà corrisposta la mensilità di novembre, che è stata accreditata. Non era mai avvenuto prima, gli altri anni veniva corrisposta sempre tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio». E poi, aggiunge, «si sapeva che i tempi per la riapertura della Gam erano lunghi, per questo noi non abbiamo firmato l’intesa al Ministero».

Al termine della riunione del Consiglio regionale l’incontro tra i rappresentanti degli ex operai Gam e degli inquilini di palazzo D’Aimmo.

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