Guarda il video

Infissi rimossi dalle finestre e luci accese di notte, è ’giallo’ sui lavori alla ’Don Milani’

Mentre il Comune annuncia l’imminente avvio dell’intervento di messa in sicurezza, qualcuno ha notato strani ’movimenti’ davanti alla scuola di via Leopardi: questa sera, 6 novembre, le luci erano accese nella parte dell’edificio che sarà sottoposta ai lavori di adeguamento sismico. Probabilmente un sopralluogo dei tecnici in vista dell’inizio del cantiere. I genitori degli alunni incrociano le dita: la ’Don Milani’ è chiusa da un anno, ossia da quando sono emerse tutte le criticità in caso di terremoto.

Perché le luci erano accese? E quelle auto parcheggiate nel cortile della scuola? E poi gli infissi rimossi dalle finestre del secondo piano dell’istituto. Dettagli che non sono sfuggiti a chi questa sera, 6 novembre, in un’atmosfera quasi da giallo, è passato in via Leopardi. Fuori, davanti all’inconfondibile cancello verde, nessun cartello di cantiere. Ma nell’edificio che fino ad un anno fa ha ospitato la ‘Don Milani’ c’era qualcuno. Non i ladri, ma probabilmente i tecnici del Comune per un ultimo sopralluogo prima dell’inizio dei lavori. Lo start dovrebbe essere imminente, almeno stando all’annuncio del sindaco Antonio Battista.

«Abbiamo aggiudicato da pochi giorni la gara d’appalto, ci sono stati dei problemi risolti in fase di firma del contratto con la ditta che si è aggiudicata i lavori», le parole espresse ad un’emittente locale dal primo cittadino. Una dichiarazione rilasciata a qualche ora di distanza dalla conferenza stampa dei rappresentanti del consiglio d’istituto della ‘Don Milani’ e dalla preside Mariacristina Battista. Era il 3 novembre, esattamente un anno dopo la chiusura della scuola decisa dal sindaco nel momento in cui ci si è accorti delle criticità dell’edificio in caso di terremoto. Criticità che sono state messe nero su bianco dall’Università del Molise e dal gruppo di lavoro guidato dal professore Carlo Callari a cui palazzo San Giorgio ha commissionato gli studi di vulnerabilità sulle scuole del capoluogo.

Il resto è storia arcinota: i doppi turni, i disagi per gli alunni della ‘Don Milani’, le proteste dei genitori. Infine, lo ‘smembramento’ della scuola: attualmente, per poter frequentare regolarmente le lezioni al mattino, i bambini sono divisi tra la ‘Igino Petrone’, il liceo artistico ‘Manzù’ e la Facoltà di Economia.

Quando i piccoli potranno tornare a studiare nella loro scuola? E’ la domanda che i genitori e gli insegnanti della ‘Don Milani’ si pongono ogni giorno rassegnati passando in via Leopardi. I soldi per l’adeguamento sismico ci sono, 370mila euro, stanziati da palazzo San Giorgio con una variazione al bilancio. Ora non si aspetta altro di vedere all’opera ruspe e operai per ‘riportare in vita’ un istituto che è una parte del cuore pulsante del quartiere Vazzieri.

Più informazioni
commenta