La vecchia Fornace ha un lato nascosto inaspettato e spettacolare. Da tempo qualcuno ha infatti trasformato il costone che scende sui campetti da calcetto e tennis semi abbandonati di San Giacomo degli Schiavoni in una pista da motocross. Le foto e i video che primonumero.it pubblica in questo articolo stanno a dimostrare quale potenziale ha quel posto per gli amanti delle due ruote fra pietre, fango e sterpaglie.
I puristi storceranno il naso a leggere il nome di Valentino Rossi accostato a questo sport. Giusto, il re del motocross italiano e internazionale è Tony Cairoli, 32enne siciliano nove volte campione del mondo in questa disciplina tutto coraggio, adrenalina e follia sportiva. Ma il nome di Valentino – anche senza cognome – è un passepartout che apre qualsiasi porta quando si vuole accostare un luogo, un fatto o una vicenda al grande pubblico.
E il nove volte iridato nel motomondiale, da più di vent’anni icona del motociclismo e dello sport mondiale, ha una passione nemmeno nascosta per il motocross e un legame particolare con una sua “Cava”. Proprio lì nella sua Tavullia in provincia di Pesaro, fra scarti di edilizia e fango, un Valentino ancora bambino si allenava. Adesso che è un campione, ha comprato qualche ettaro e ne ha fatto il suo “Ranch“, dove si allena con derapate e salti assieme ai giovani talenti del suo “VR46 Team” e dove di tanto in tanto ospita qualche rivale-amico della MotoGp, come successo più volte con Marco Simoncelli.
A Termoli la cosa è ben diversa, ma in comune c’è probabilmente la passione che possiede il giovane motociclista ripreso nelle immagini di pochi giorni fa. Da solo, con un’altra persona a osservarlo da un furgone parcheggiato ai margini della pista, il centauro si è allenato in un pomeriggio andando a cercare il limite di una pista che appare accattivante, divertente. Chiaramente non è un caso isolato, visto che la pista esiste da tempo e sono tanti i giovani che la utilizzano.
Un piccolo gioiello nascosto per gli amanti del motocross, in mezzo all’abbandono e ai rifiuti. A darle quella conformazione c’è forse anche la frana che imperversa al confine fra Termoli e San Giacomo e che appare evidente proprio alla Cava. Ma in fondo a quei “matti scatenati” del motocross interessa poco. L’adrenalina di un salto fra i fossi o di un traverso nel fango è cosa per pochi con una passione grande così.
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