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Altro cemento a Vazzieri: palazzina con locali commerciali a due passi dall’Università

La giunta comunale di Campobasso ha approvato l’accordo di programma con l’impresa Di Nonno per costruire un nuovo edificio all’angolo tra via Scardocchia e viale Manzoni: lo stabile, che prevede appartamenti, garage e locali commerciali, sarà costruito al posto di un rudere che verrà abbattuto. Un’operazione ghiotta per il privato visto che la palazzina sorgerà vicino alla Facoltà di Economia dell’Ateneo. L’assessora all’Urbanistica Bibiana Chierchia: "Nessuna speculazione, riqualifichiamo un’area abbandonata. Perchè non ho votato la delibera? Ero a scuola".

Sarà un affare. Di sicuro lo sarà per l’impresa che costruirà il nuovo palazzo a due passi dalla Facoltà di Economia dell’Università del Molise e dalla Biblioteca di Ateneo. L’approvazione dell’accordo di programma con la ditta Di Nonno è avvenuta il 27 ottobre. Tra via Scardocchia e viale Manzoni sorgerà uno stabile di cinque piani, di cui due seminterrati, con garage, locali commerciali e appartamenti. In più saranno demoliti due fabbricati rurali in rovina, attualmente circondati da una folta vegetazione incolta. E’ quanto prevede la delibera approvata il 27 ottobre dalla giunta comunale.

Altro cemento a Vazzieri, uno dei quartieri più densamente popolati della città e nel quale bisogna ‘armarsi’ di binocolo per trovare una zona verde. In quella zona cambierà anche la viabilità: per l’accesso alla palazzina si prevede la costruzione di una rotonda tra viale Manzoni e l’incrocio tra via Scardocchia e via Gazzani, all’altezza della stretta strada di collegamento all’Ateneo molisano. La rotonda, si legge nella delibera approvata dal governo di Palazzo San Giorgio, «è finalizzata al miglioramento e alla razionalizzazione dei flussi di traffico». Per l’opera è previsto un contributo del privato di circa 111mila euro.

«Parliamo di un’operazione di abbattimento e ricostruzione», spiega l’assessora all’Urbanistica Bibiana Chierchia. «Premesso che l’abbattimento del rudere e la ricostruzione sarebbero già autorizzati dalla legge regionale numero 30 del 2009 (il famoso Piano casa, ndr) e che il Comune cerca di contrastare ogni volta che possono, la ditta Di Nonno ha chiesto di dare seguito ad un accordo di programma che era in un vecchio elenco di accordi di programma, era nel carnet dell’accordo di programma per San Giovannello. Data la rinnovata richiesta da parte dei proponenti, dopo un confronto in maggioranza e in commissione Urbanistica, noi abbiamo ritenuto di dare avvio alle procedure che permetteranno – con un incremento di volumetrie per i richiedenti – il miglioramento della viabilità in quella zona di Vazzieri, in un’ottica di riqualificazione del quartiere in cui risiedono non solo i cittadini campobassani, ma anche tanti studenti residenti che utilizzano quella strada per l’accesso all’Università. Dunque, nel momento in cui il privato chiede con un minimo aumento di volumetrie ma migliorando la viabilità della zona, abbiamo ritenuto di avviare questo percorso».

La palazzina però potrebbe attirare le accuse delle opposizioni di dare vita all’ennesima operazione di cementificazione selvaggia. «C’era un rudere che comunque occupa suolo e dunque non c’è consumo di suolo. Anzi riqualifichiamo la zona. La palazzina sarà composta da due cinque piani, uno interrato con i garage, i locali commerciali e infine gli appartamenti. Poi sorgerà vicino a un gioiello di cui la stampa non parla mai: il Museo della scuola, l’unico che abbiamo in Italia».

Alla delibera che autorizza il nuovo immobile però manca (forse) stranamente proprio la firma dell’assessora all’Urbanistica. Perché? «La giunta comunale solitamente si riunisce giovedì, ma questa volta abbiamo dovuto aspettare il venerdì (27 ottobre, ndr) perché fosse completo il pacchetto delibere. Ma io avevo un impegno a scuola e non ho potuto partecipare alla riunione della giunta».
Forse il cemento a Vazzieri provocherà comunque le reazioni delle opposizioni. Intanto, c’è da scommetterci: gli appartamenti andranno a ruba dal momento che siamo nel cuore della zona universitaria della città.

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