Variazione al bilancio da 2 milioni

Montini, altri 160mila euro per la sicurezza. Per l’Unimol non bastano, ma Comune tira dritto

Tiene banco il nuovo intervento di miglioramento sismico deciso dall’amministrazione Battista per l’istituto di via Scarano. Per l’Università del Molise va adeguato, ma il Comune non riterrebbe condivisibili le osservazioni del gruppo di lavoro guidato da Carlo Callari. Il capogruppo di Democrazia popolare Francesco Pilone su tutte le furie: "Perché il Comune ha commissionato e stanziato dei fondi per le indagini di vulnerabilità se poi non le rispetta?". Invece è destinata alla costruzione della nuova scuola di Mascione la gran parte dei finanziamenti predisposti dall’Assessorato al Bilancio all’interno del documento contabile che ieri, 18 ottobre, è stato sottoposto all’attenzione della competente commissione.

Un milione e 180mila euro per costruire la nuova scuola a Mascione, 160mila euro per il miglioramento sismico dell’istituto comprensivo ‘Montini’ e infine 152mila euro di debiti fuori bilancio. Sono le tre misure principali previste dall’amministrazione Battista all’interno di un ‘pacchetto’ complessivo da 2 milioni di euro, ossia la variazione al bilancio proposta dall’Assessorato guidato da Massimo Sabusco e che presto sarà all’esame del Consiglio comunale. E’ l’ennesima variazione che arriva all’attenzione dell’Aula.

Una fetta importante è destinata ancora una volta all’edilizia scolastica, argomento che ha messo in subbuglio alcuni consiglieri di opposizione al termine della Commissione bilancio di ieri, 18 ottobre. Innanzitutto perché il documento contabile non avrebbe ricevuto ancora il parere dei revisori dei conti.

In base alla variazione al bilancio, con un avanzo di amministrazione – una sorta di ‘tesoretto’ messo da parte dal Municipio da quando sono venuti meno i vincoli del patto di Stabilità – sarà ricostruito il nuovo edificio in contrada Mascione. Un immobile che, secondo il verdetto dei tecnici dell’Unimol, va abbattuto perché non ci sono i ‘margini’ per recuperarlo con un adeguamento sismico. Ad ogni modo, è una vittoria per i genitori degli alunni che a settembre hanno riconsegnato le schede elettorali per protestare contro il sindaco Antonio Battista. «Siamo riusciti a trovare i soldi per costruire la nuova scuola andando a utilizzare tutto l’avanzo di amministrazione vincolato possibile per il 2017 raschiando il fondo del barile», le parole di Sabusco.

Ma quello che salta subito all’occhio è il secondo intervento di miglioramento sismico deciso dalla giunta Battista sulla ‘Montini’. Quest’estate l’esito degli studi di vulnerabilità dell’Università del Molise non lasciava molti dubbi: la scuola di via Scarano deve essere sottoposta ad un intervento di adeguamento sismico per renderla sicura e in linea con la normativa vigente. Ma dello studio il Comune ora decide di non tenere conto: ci sarebbe una diversa interpretazione della norma fatta dalla struttura tecnica di palazzo San Giorgio e che non riterrebbe condivisibili alcune osservazioni del gruppo di lavoro guidato dal professore Carlo Callari. Scelte che hanno fatto infuriare il capogruppo di Democrazia Popolare Francesco Pilone.

«Perché – chiede infuriato Pilone – il Comune farà un intervento di miglioramento e non di adeguamento sismico come consigliato dai tecnici dell’Unimol? E quando lo realizzeranno? Quando gli alunni sono dentro l’edificio visto che l’anno scolastico è appena iniziato?». E poi, insiste il consigliere, «nel momento in cui l’Università del Molise, citando la norma, stabilisce che l’edificio deve essere sottoposto ad un’opera di adeguamento sismico, è chiaro che bisogna andare in quella direzione. Ora invece la dirigente ai Lavori pubblici Giovanna Iannelli sostiene che quella normativa è riferita solo al terremoto dell’Aquila e che invece a Campobasso si può fare un lavoro di miglioramento. Allora bisogna mettersi d’accordo sui ruoli e sulle competenze:perché il Comune ha commissionato e stanziato dei fondi per le indagini di vulnerabilità se poi non le rispetta? Chiederemo alla dirigente se ha inviato una missiva all’Università come ha annunciato. Inoltre, vogliamo sapere in che consiste il lavoro di miglioramento. Ad oggi nessuno ha informato né la commissione al ramo né il consiglio comunale».

Sulle scuole di Campobasso, del resto, c’è ancora tanto lavoro da fare. Lo certifica il rapporto di Legambiente ‘Ecosistema scuola 2017’ che boccia il capoluogo molisano: in nessun istituto della città («posta in zona sismica 2»), ad esempio, vengono utilizzati impianti di energia rinnovabile. Assenti anche i monitoraggi volti a rilevare la presenza di amianto e radon nelle scuole. E poi «una scuola su quattro necessita di manutenzione urgente» mentre «la spesa media a edificio scolastico sia in manutenzione straordinaria che ordinaria risulta di molto inferiore a quella nazionale». Infine, secondo Legambiente, «solo il 20% degli edifici possiede il certificato di agibilità».

Non solo l’edilizia scolastica. Nella variazione al bilancio sono inseriti anche 152mila euro di debiti fuori bilancio. Anche in questo caso ci sono polemiche perché dalla riunione della Commissione non sarebbe emersa la natura dei debiti, probabilmente alcuni vecchi contenziosi che potrebbe vedere il Comune soccombente. «C’è una confusione incredibile nonostante il Consiglio comunale abbia approvato una serie di atti per far chiarezza sui debiti fuori bilancio», l’accusa di Pilone.

Negativo anche il giudizio dell’esponente del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina: «Con questo modo di fare si intravede la volontà di tenere poco informati la commissione ed il consiglio, visto che le questioni sono affrontate in modo aggregato e non singolarmente».

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