Cronache

Tragedia in mare, barca con due coppie si ribalta a Rio Vivo: due persone morte, due salvate

Il motoscafo ha imbarcato acqua prima di rovesciarsi a 200 metri dalla riva, ma due delle 4 persone a bordo non hanno avuto possibilità di salvarsi. Un uomo e una donna morti e un uomo e una donna tratti in salvo: è il bilancio della tragedia di oggi pomeriggio, 12 ottobre. Indagini avviate per ricostruire l’accaduto, mentre si lavora alla identificazione delle vittime, amiche del proprietario Gerardo Pavarese.

Erano usciti in barca, con un piccolo motoscafo di circa 7 metri di proprietà di uno di loro, per un pomeriggio in mare aperto e una battuta di pesca sportiva. Ma è finita nel modo peggiore e più imprevedibile. A neanche 200 metri dalla riva infatti, nelle acque tra l’Istituto zooprofilattico e il Circolo della vela, la piccola imbarcazione da diporto si è ribaltata. Una manciata di secondi appena prima di riempirsi di acqua e cominciare ad affondare, senza lasciare a due dei passeggeri il tempo di mettersi in salvo.

Due persone infatti, fra le quattro dell’equipaggio formato da coppie di amici residenti in città, hanno perso la vita intorno alle 17 di oggi 12 ottobre nel mare di Termoli. Non è ancora chiaro come sia stato possibile, con una distanza così ravvicinata tra la barca e la terraferma e con persone tutto sommato esperte, che la gita potesse degenerare in un duplice dramma.
Le altre due persone a bordo sono state tratte in salvo dagli uomini della Capitaneria di Termoli, coordinati da Sirio Faè, che hanno immediatamente trasportato e messo al sicuro un uomo e una donna di circa 70 anni, affidandoli alle cure del 118. «Sono intervenute una motovedetta e un gommone della Guardia Costiera – chiarisce il Comandante – oltre all’imbarcazione del pilota. Il bilancio è questo: due persone vive e due morte».

Il capitano Faè conferma l’indagine avviata e precisa che «stiamo cercando di capire che cosa sia accaduto, dobbiamo verificare quali siano le cause del sinistro e cosa è avvenuto dopo».
I passeggeri hanno chiamato aiuto, dicendo che imbarcavano acqua. «Non ce l’hanno fatta a salvarsi, sebbene la distanza ravvicinata con la riva: meno di 200 metri».

Si sta lavorando anche per l’identificazione, mentre è stato confermato il nome del proprietario e capitano del piccolo natante. Si tratta di Gerardo Pavarese, originario di Avellino ma residente a Termoli da molti anni, che teneva ormeggiata nel porto turistico di Termoli la Francesca Elena e Lorenza 2, come si chiama il motoscafo.

Sulla banchina del porto i due corpi coperti dal lenzuolo verde, nell’attesa che il magistrato di Larino arrivi. Intervenuta anche una pattuglia della polizia, ma è la Capitaneria ad avere la competenza delle Indagini. Il motoscafo è stato rimorchiato al porto turistico “Marina di San Pietro” e posto sotto sequestro.

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