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Tiberio: “Al centrodestra unito serve un cambio. Patriciello? Sarà dalla nostra parte”

La parola d’ordine per Maurizio Tiberio è discontinuità. «Oltre a ricomporre il quadro storico del centrodestra molisano dobbiamo allargare la coalizione a tutti coloro che condividono il nostro programma». Il rappresentante molisano di "Idea Popolo e Libertà", Maurizio Tiberio, indica la via da percorrere per costruire l’unità nel centrodestra e su Patriciello si sbilancia: «Nel 2018 sarà dalla nostra parte. L’alleanza con Frattura non ha funzionato».

Due mandati in Consiglio provinciale e tre nell’assise civica del capoluogo di regione, Maurizio Tiberio, 53enne funzionario di banca, è da sempre riconosciuto come uomo di centrodestra. Dopo una lunga esperienza nelle istituzioni, oggi è il leader regionale di “Idea popolo e libertà”, partito politico che fa riferimento al senatore Gaetano Quagliarello (insieme in foto, ndr), ed è uno dei coordinatori del tavolo del centrodestra regionale del quale auspica l’unità.

Nell’ultimo tavolo del centrodestra avete analizzato i risultati del sondaggio della “Quorum”?
«No, non ne abbiamo parlato affatto. Avevamo punti più importanti da dibattere e su cui confrontarci».

Perchè?
«Personalmente credo che un sondaggio fatto a sei mesi dalle elezioni, e su un campione esiguo di cittadini, non rispecchi la realtà regionale. Dico questo nonostante i dati pubblicati siano a nostro favore: il centrodestra unito risulta vincente. Ma questo è un dato che tutti i sondaggi nazionali riportano».

Da un lato ricercate l’unità e dall’altro c’è la fuga in avanti di Michele Iorio. Troverete un accordo?
«Da molti mesi stiamo portando avanti un concetto: trovare l’unità della coalizione nella discontinuità. Una coalizione che deve, però, allargarsi anche alle realtà associative che si riconoscono nel nostro programma che si fonda su quattro punti: immigrazione, sicurezza del territorio, sanità e lavoro. Michele Iorio è una risorsa per tutto il centrodestra, un punto di rifermento. Non faremo, e non farò, nessuna guerra a Iorio ma c’è bisogno di discontinuità».

Se non sarà Iorio, chi?
«Sicuramente sarà un nome di alto profilo».

Come lo scegliere, con le primarie?
«Non credo con le primarie. Più realisticamente troveremo il nostro candidato attraverso i tanti incontri che stiamo facendo e che continueremo a fare nelle prossime settimane nei comuni molisani. Si sono avvicinati tanti professionisti e uomini della società civile. Sicuramente sarà un prospetto di alto profilo».

Aldo Patriciello appoggerà il centrodestra?
«Mi sbilancio: penso proprio si. Le dico questo perchè Aldo Patriciello 5 anni fa fece un accordo politico alla luce del sole con Paolo Frattura. Oggi quell’esperienza politica è terminata, è andata male. Per questo son convinto che Patriciello sia pronto a nuove esperienze politiche».

Maurizio Tiberio sarà candidato alle regionali?
«In questo momento mi sto impegnando al massimo nel costruire una coalizione che non solo possa vincere le elezioni ma che sia in grado di governare. Ciò non toglie che si mi si dovesse chiedere un mio impegno in prima persona, una mia candidatura, sarei disponibile ad accettarla».

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