Crisi idrica

Temperature da bollino rosso, emergenza afa e siccità. Il Molise verso la calamità naturale

Le precipitazione sono calate del 70 per cento e oltre, e coltivazioni e allevamenti hanno già subito ingenti danni per il periodo di siccità prolungata, che secondo gli esperti potrebbe andare avanti ancora per 10 giorni. Mercoledì 2 agosto i termometri sono schizzati ben oltre i 40 gradi. Il Molise è tra le 11 Regioni italiane che si apprestano “a richiedere lo stato di calamità a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche: lo ha confermato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. "Governo pronto a collaborare con le Regioni nel censimento danni e la verifica delle condizioni per dichiarare lo Stato di eccezionale avversità atmosferica".

40 gradi a Campobasso, 42 gradi a Termoli, 45 gradi a Guglionesi (nella foto in home page). Dalla costa alla montagna, dal Biferno al Matese, i termometri delle farmacie rilanciano numeri da brividi (di caldo) e quelli delle autovetture (lasciate al sole) furoreggiano sui social con cifre che solo a leggerle ci si sente male. Mercoledì 2 agosto 2017: uno dei giorni più caldi della caldissima estate in corso. Con l’ “aggravante” che è solo l’inizio di una fase luciferina con temperature sopra i 38 o i 40, annunciata dagli esperti qualche giorno fa e concretizzatasi con una nuova ondata di afa accompagnata da una umidità elevatissima.

Non è solo questione di “sopportare” e munirsi di ghiaccio, frutta, ventilatori e condizionatori. E’ anche un problema dal punto di vista del rischio siccità. Il Molise infatti tra le 11 Regioni italiane che si apprestano “a richiedere lo stato di calamità a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche”. Siamo in buona compagnia con Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e Provincia autonoma di Trento. Temperature così elevate significano scarsità di acqua, che si ripercuote con impatti negativi su diverse attività. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina in audizione in commissione Ambiente alla Camera.
«Siamo pronti a rispondere con tempestività – ha detto Martina – assicurando l’attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale, che attiva la sospensione dei mutui e il pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali a carico delle imprese agricole danneggiate. Con il decreto Mezzogiorno approvato abbiamo esteso l’operatività del Fondo di solidarietà anche alle aziende colpite che avrebbero potuto sottoscrivere assicurazioni ma non l’hanno fatto, tenendo proprio conto dell’eccezionalità del fenomeno siccitoso”, ha aggiunto il ministro.

«Grazie ad un accordo in via di perfezionamento con la Commissione Ue, abbiamo stabilito un aumento degli anticipi dei fondi europei della Pac e dello sviluppo rurale di circa 700 milioni di euro per infrastrutture irrigue, portandoli a 2,3 miliardi. E’ necessario mettere in campo un mix di interventi per fronteggiare la scarsità d’acqua, che si ripercuote con grande impatto su diverse attività».

Le risorse idriche stanno assottigliandosi sempre più, mentre la popolazione residente cresce perché proprio i primi 20 giorni di agosto il BassoMolise si riempie di gente, da emigranti che rientrano alla “base” a turisti italiani e stranieri. Aumenta la richiesta di acqua, ma il lago di Guardialfiera, principale bacino di approvvigionamento, presenta un livello sempre più basso. E a Campobasso, dove l’acqua non è mai stata un problema, la siccità potrebbe diventare emergenza inedita per il fenomeno della dispersione delle reti comunali, talmente vecchie e malmesse da far colare a picco quasi il 50 per cento della risorsa idrica complessiva.

Secondo gli ultimi dati infatti gli acquedotti italiani disperdono in media il 38,2% dell’acqua immessa e a Campobasso si arriva al 68 per cento. Lo dichiara il rapporto Istat sulle risorse idriche presentato poco tempo fa in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Un rapporto che, alla luce della emergenza attuale, diventa drammatico. La richiesta di calamità naturale per siccità infatti non risolverà il problema a breve termine, anche se il ministro Martina ha cercato di rassicurare: «Siamo pronti a collaborare con le Regioni nel censimento dei danni e la verifica delle condizioni per dichiarare lo Stato di eccezionale avversità atmosferica».

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