Verso le regionali 2018

Legge elettorale con ’premio’ al 15% e candidature: consiglieri e assessori a cena con Frattura

Martedì sera apericena nel noto ristorante del centro storico, ’Il Sagittario’. Il governatore ha illustrato a undici esponenti della maggioranza di palazzo San Giorgio la riforma elettorale per le prossime Regionali: elezione assicurata per i candidati delle coalizioni che superano il 15% delle preferenze, cancellati listino e voto disgiunto, tre collegi (Campobasso, Isernia e Termoli). Confermata l’alleanza con Aldo Patriciello. Tra gli eletti del Comune c’è chi sta pensando alla scalata in Consiglio regionale: scaldano i motori Bibiana Chierchia e Massimo Sabusco.

Metti una sera a cena. L’appuntamento è in un noto ristorante del centro storico, lontano da occhi indiscreti. Si sono ritrovati al ’Sagittario’ Paolo di Laura Frattura e undici tra consiglieri e assessori del Comune di Campobasso. Un incontro conviviale per scambiare quattro chiacchiere, ma soprattutto per iniziare a programmare le strategie per le Regionali di primavera.

Alla chiamata del presidente hanno risposto (ovviamente) gli assessori Bibiana Chierchia e Pietro Maio, i consiglieri Giovanna Viola e Fernando Massarella, ossia i quattro fratturiani del Pd di palazzo San Giorgio. Ma al tavolo c’erano anche gli esponenti del Molise di tutti, ossia gli assessori Salvatore Colagiovanni e Francesco De Bernardo (entrambi molto vicini a Pierpaolo Nagni, uno degli alleati più fedeli di Frattura), i consiglieri Giovanni Di Giorgio, Antonio Di Renzo e Antonio Columbro. E poi l’assessore Udc Massimo Sabusco e il rappresentante di Segnale Civico Gianluca Maroncelli.

Il piatto forte è stata la legge elettorale regionale: secondo i rumors, Frattura avrebbe illustrato agli eletti del Comune la riforma che ha in mente per le prossime Regionali che molto probabilmente si svolgeranno in primavera. Marzo, forse aprile. Ad ogni modo assieme alle Politiche.

Via il listino e il voto disgiunto (come indicato dall’assemblea del Pd), tre collegi elettorali (Campobasso, Isernia e Termoli). Ma il punto chiave della legge prevede che la coalizione che supera il 15% dei consensi riesce ad eleggere in Consiglio regionale il suo candidato presidente. Oltre che ovviamente i consiglieri proporzionalmente ai voti ottenuti. Un testo su cui potrebbe convergere anche qualche esponente del centrodestra e forse del Movimento 5 Stelle.

Durante la cena si sarebbe parlato anche di candidature. Ai consiglieri e agli assessori comunali il governatore avrebbe riferito di non essere candidato ’a prescindere’ anche se ne avrebbe diritto essendo il presidente uscente e al tempo stesso di essere disposto ad aprire un confronto con quella parte del centrosinistra che vorrebbe un candidato alternativo. Un riferimento all’Ulivo 2.0 di Roberto Ruta e Danilo Leva. Con loro Frattura vorrebbe ricucire lo strappo, come racconta chi era a cena al Sagittario, anche se resta il nodo principale: l’alleanza con Aldo Patriciello. I due parlamentari vorrebbero rompere con l’eurodeputato di Forza Italia in nome della ricomposizione del vero centrosinistra. Il capo della giunta regionale, invece, avrebbe detto durante l’incontro conviviale campobassano che con Patriciello il rapporto è saldo.

Infine, il governatore avrebbe chiesto se qualcuno degli esponenti di Palazzo San Giorgio aveva intenzione di candidarsi. La scalata al Consiglio regionale invoglia tanti. Secondo indiscrezioni, sarebbero pronti a candidarsi due esponenti della giunta Battista: Bibiana Chierchia e Massimo Sabusco. Una scelta che potrebbe avere ripercussioni anche sugli assetti di governo in Municipio. Le grandi manovre sono già nel vivo. SP

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