Cronache

Abbattuto l’abete del Colorado di via Umberto. Scontro in Comune e accuse dei cittadini

Questa mattina, 28 luglio, alcuni operai hanno provveduto allo sradicamento del peccio azzurro che da decenni si ergeva a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Campobasso. Una decisione che ha scatenato polemiche sia tra i cittadini che in consiglio comunale. L’assessore all’ambiente, Stefano Ramundo, spiega che “conoscevo la pericolosità che è stata ampiamente certificata, aveva problemi alle radici purtroppo. Tuttavia, non ero a conoscenza dell’abbattimento di oggi”. Il consigliere del M5S, Simone Cretella, lo smentisce e convoca una conferenza stampa per domani. Tante le persone indignate e dispiaciute: “Tristezza infinita, è in atto una cementificazione a danno del verde pubblico”.

Sta facendo parlare tanto e ha lasciato a bocca aperta molti il taglio di un altro albero storico e di grosse dimensioni: era il più grande – della sua specie- dell’intera città. Questa volta è successo nel giardino tra via Umberto e piazza Cuoco, adiacente al palazzo dell’Inail, a qualche metro dalla stazione ferroviaria. Dalle prime ore di questa mattina, 28 luglio, alcuni operai hanno sradicato il bell’esemplare di peccio azzurro, detto anche abete del Colorado. Superfluo dire che sono stati diversi i cittadini che hanno osservato sbigottiti quanto stava accadendo, senza che nessuno potesse intervenire per salvare l’albero.

«Conoscevo la pericolosità che è stata ampiamente certificata – ha spiegato l’assessore all’ambiente Stefano Ramundo –. Aveva problemi alle radici, purtroppo, e a causa della vicinanza a molti uffici, alla stazione e alle abitazioni, e dopo numerose segnalazioni abbiamo richiesto una relazione da parte degli esperti che sono state chiare. E così si è proceduto all’abbattimento dell’esemplare di peccio azzurro. Tuttavia, non sapevo che l’operazione sarebbe avvenuta proprio oggi».
Ecco perchè Ramundo ha immediatamente chiesto lumi sul taglio al dirigente preposto. A lui, secondo alcune indiscrezioni trapelate dal Municipio, avrebbe inviato una lettera formale per conoscere i motivi per i quali non era stato informato, chi ha deciso e quando è stato deciso l’abbattimento e se erano state prese tutte le azioni necessarie per mettere in sicurezza e salvaguardare l’albero.

La notizia, però, ha fatto rumore, soprattutto in Municipio dove si è fatto sentire il consigliere comunale del M5S, Simone Cretella. Dal suo punto di vista, «l’albero era in salute e non andava abbattuto», ha tuonato durante una pausa dei lavori dell’assise civica di palazzo San Giorgio. Proprio per questo motivo ha indetto una conferenza stampa per domani, sabato 29 luglio.

Fatto sta che di quella pianta non resta niente, l’aiuola è ormai mezza vuota. Inevitabili anche le reazioni dei cittadini e le polemiche che si sono scatenate, subito dopo l’avvenuto abbattimento, su Facebook. C’è chi ha parlato di “scempio”, altri hanno confessato di avere le lacrime agli occhi per trattandosi di un albero che era lì da decenni. “Stamattina quando ho visto il camion e gli operai in azione ho avuto un capogiro. Sono rimasta ferma a guardare ciò che restava di quell’albero per qualche minuto in silenzio. Poi son dovuta andar via in preda a ira frammista a tristezza infinita”, lo sfogo di Cinzia. Altri hanno parlato di “cementificazione in atto”, e dell’ennesimo esempio di scarsa attenzione data al verde pubblico da parte dell’amministrazione di Antonio Battista, ricordando l’episodio dell’aiuola rimasta vuota in piazza Cesare Battisti. Oppure dell’abbattimento di diversi alberi in via Monte San Gabriele qualche tempo fa all’interno di un giardino di proprietà dello Iacp.

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