Attraverso il mare hanno raggiunto un nuovo paese e anche una nuova vita. Hanno “sfidato” il Mediterraneo per fuggire da guerre e difficoltà, ma proprio in barca hanno affrontato le ore e i giorni più difficili in balia del maltempo, del mare grosso che molto spesso ha portato via vite umane. Un rapporto contrastante e proprio per «ricongiungersi» con il mare sono saliti a bordo di Goletta Verde, l’imbarcazione che tocca le principali coste italiane durante un lungo tour estivo, per un gesto simbolico e al tempo stesso significativo e provocatorio per il messaggio lanciato dal largo del porto di Termoli.
Una ventina di migranti ospiti dei centri di Portocannone, Petacciato e Montecilfone sono saliti a bordo e accompagnati da alcuni dei loro operatori e dai soci di Legambiente, tra cui anche quelli molisani, hanno potuto tornare a contatto con lui: hanno srotolato uno striscione azzurro con una scritta “Salvare vite non è reato” con la bandiera della pace a sottolineare l’uguaglianza di tutti i cittadini del mondo.
Da qualche mese vivono le loro giornate in Molise, «la loro terra e le loro famiglie sono sempre nei loro pensieri – raccontano gli operatori che li accompagnano – qualcuno vorrebbe anche tornare a casa, ma sanno bene che la difficoltà maggiore è attraversare la Libia». Le loro giornate si dividono tra le lezioni di italiano, «per cui fanno ancora tanta fatica e infatti parliamo con loro perlopiù in inglese e francese» e le varie attività proposte. «Questa in barca ci è piaciuta», racconta una di loro arrivato dal Gambia che ha imparato qualche parola della lingua, quelle più semplici per farsi capire con tutti.
Dopo il giro in barca, rigorosamente a piedi scalzi, tutti si sono spostati a Rio Vivo per un secondo flashmob, totalmente diverso e con un nuovo ma al tempo stesso importante messaggio: quello del rispetto dell’ambiente e della lotta all’abbandono dei rifiuti al mare. Armati di un wc bianco e con i volantini alla mano, ancora una volta in maniera provocatoria, hanno incontrato i bagnanti della spiaggia a sud di Termoli per spiegare che «chi getta i rifiuti nel bagno, li ritroverà poco dopo in spiaggia e nell’acqua del mare».
«Abbiamo trovato qualsiasi cose, carte, pezzi di plastica e poi cotton fioc – spiegano da Legambiente – bisogna ricordare a tutti che la spiaggia non è una pattumiera, bisogna avere cura del posto in cui si va, fare attenzione ai rifiuti di plastica e lasciare al loro posto anche conchiglie, stelle marine, sassi e sabbia e anche granchi e pesci perchè non sono souvenir».
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