Molise acque: evitare inutili sprechi

Siccità, scende livello della diga ma situazione sotto controllo. “Nei campi prevenire i disagi”

Emergenza siccità: continua a scendere il livello della diga del Liscione. L’invaso raggiunge circa 114 metri con una portata di circa 75 milioni di metri cubi d’acqua. Al momento non si registrano problemi di erogazione per uso potabile e irriguo ma Molise Acqua continua a rinnovare l’invito ad evitare sprechi e usi non corretti delle risorse a disposizione anche in vista del sempre maggiore afflusso di turisti sulla costa e di persone che rientrano nei paesi di origine durante l’estate. La questione coinvolge anche l’agricoltura: dopo una riunione tra l’azienda speciale e i Consorzi di bonifica Trigno-Biferno e Larinese è stata diffusa una nota: ««Persistendo l’ andamento climatico particolarmente asciutto e siccitoso della corrente stagione irrigua potrebbero verificarsi condizioni tali da non consentire l’ultimazione della stagione ed assicurare l’erogazione di acqua fino al 30 novembre. Si invitano i consorziati a pianificare oculatamente i programmi per le seconde colture, per le quali potrebbe non essere garantita la disponibilità di acqua e ad utilizzare la risorsa evitando inutili sprechi».

Acqua per uso potabile, acqua per uso irriguo. Bere, cucinare, lavarsi, irrigare le colture che si estendono tra i terreni del Basso Molise e diradano fino alla costa. Per ora la situazione è ritenuta «sotto controllo» da Molise Acque ma l’appello e l’invito a evitare sprechi diventa ancora più forte anche perché non è possibile prevedere le condizioni climatiche dei prossimi mesi. Settimane clou della stagione balneare e migliaia di turisti che affollano la costa ma altrettanti che rientrano nei paesi di origine. L’agricoltura non si ferma e quindi anche il settore produttivo richiede acqua. Insomma, si continua a fronteggiare la siccità e, anche se ora non si parla di emergenza, bisogna essere cauti – ora più che mai – ed evitare usi impropri e non corretti di una risorsa così importante.

Basti pensare che il livello dell’invaso di Guardialfiera è sceso ancora. In questi giorni si attesta su circa 114 metri, quasi dieci metri in meno rispetto alla piena invernale e la diga contiene circa settantacinque milioni di metri cubi d’acqua. La portata diminuisce e basta osservare i terreni circostanti che durante l’inverno sono sommersi dall’acqua spuntare in varie zone in alcuni casi spogli e in altri ricoperti di vegetazione spontanea. Arriva un po’ meno d’acqua e la situazione viene costantemente monitorata da Molise Acque anche se, al momento, di grossi problemi non ce ne sono e non sono stati diramati avvisi ufficiali. Significativa la nota diffusa due settimane fa dall’ingegnere Carlo Tatti, dirigente dell’azienda che ha condiviso «un invito sentito alle nostre comunità ad assumere atteggiamenti virtuosi, necessari sempre ma fondamentali in questo periodo particolarmente intenso, relativi all’utilizzo dell’acqua». Da qui un’osservazione: «I volumi idrici degli invasi, delle falde acquifere e dei pozzi, in assenza di precipitazioni e in conseguenza delle temperature molto al di sopra della media stagionale, potrebbero toccare i valori più bassi degli ultimi anni: tutti possiamo immaginare la conseguente situazioni di potenziale disagio». Una situazione sicuramente da non sottovalutare, che però «insieme possiamo affrontare in modo consapevole e sostenibile per tempo e senza determinare grandissimi scompensi».

In questi giorni i tecnici di Molise Acque hanno incontrati anche i Responsabili del Servizio di Irrigazione dei Consorzi di bonifica integraleLarinese e Trigno-Biferno. Gli enti hanno spiegato, tra le altre cose, che l’erogazione dell’acqua per irrigazione è stata regolarmente avviata ed è proseguita, in sostanza, senza disservizi o interruzioni. Il sistema di distribuzione dell’acqua di irrigazione del Consorzio di bonifica integrale Larinese, ad, esempio è intermente tubato con consegna a domanda e anche nell’altro Consorzio si paga a consumo. «Pur in presenza delle elevate temperature registrate nei mesi di giugno e nelle prime due decadi di luglio – hanno evidenziato dai consorzi – i prelievi di acqua sono stati, comunque contenuti nei parametri di dimensionamento degli impianti, ragion per cui non si sono determinate crisi deficitarie nelle erogazioni delle portate, e conseguentemente non si sono rese necessarie, ad oggi, turnazioni nella erogazione, che si svolge regolarmente con consegna a domanda. In ragione di tali circostanze non si ritengono, allo stato attuale, sussistenti nel comprensorio irriguo di questo Consorzio, condizioni tali da determinare danni alle coltivazioni da stress idrico, potendosi ritenere , invece, verosimili danni conseguenti allo stress termico, anche in relazione alle elevate temperature nelle ore notturne.

Si guarda però non solo alle colture in corso ma anche a quelle future, basti pensare a ciò che si semina a fine agosto e a settembre, ovvero le orticole invernali: spinaci, broccoli, bietoline, finocchi per fare solo qualche esempio. Da queste premesse è stata diffusa una nota del commissario dei due Consorzi di bonifica, l’architetto Marcello Vitiello. «Persistendo l’ andamento climatico particolarmente asciutto e siccitoso della corrente stagione irrigua potrebbero verificarsi condizioni tali da non consentire l’ultimazione della stagione ed assicurare l’erogazione di acqua fino al 30 novembre. Si invitano i consorziati a pianificare oculatamente i programmi per le seconde colture, per le quali potrebbe non essere garantita la disponibilità di acqua e ad utilizzare la risorsa evitando inutili sprechi». (FO)

(Foto: Angelo Rivera)

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